Bologna FC
Ai raggi x: tutto ciò che c’è da sapere sull’Aston Villa di Unai Emery
Andamento, giocatori più importanti e situazioni da sfruttare per colpire, ecco tutto quello che c’è da sapere sui “Villans”
Signori e signore, l’attesa è finita. Dopo la Champions, questa settimana è arrivato il momento dell’esordio anche per l’Europa League che, 26 anni dopo, rivedrà tra i suoi partecipanti anche il Bologna. L’ultima partecipazione dei Rossoblù, infatti, risaliva al ’99-2000, quando ancora era Coppa UEFA ed i felsinei di Guidolin vennero eliminati al terzo turno. Oggi, però, in campo ci sarà un Bologna diverso, più giovane e reduce dall’apprendistato Champions dello scorso anno, dove incontrò già l’Aston Villa. Stesso avversario di stasera, insomma, ma con un periodo di forma decisamente diverso.
Il tecnico dell’Aston Villa, Unai Emery (© Aston Villa Football Club)
Un andamento rivedibile
8 vittorie, 2 pareggi ed una sola sconfitta, con tanto di primo posto nel girone di Champions. Questo il periodo di fuoco da cui arrivava l’Aston Villa l’ultima volta che incontrò il Bologna. Un andamento decisamente diverso da quello visto finora. L’inizio di stagione dei Villans, infatti, è stato decisamente altalenante: nessun successo, due pareggi e l’eliminazione al terzo turno di Carabao Cup. Ma se la difesa non sembra preoccupare, dato che, ad eccezione della sconfitta col Crystal Palace, sono arrivati due clean sheet ed una sconfitta di misura, ciò che allarma di più Unai Emery sono i soli due gol fatti dall’inizio della stagione.
In questo insieme di difficoltà pesano, senza dubbio, le assenze di Kamara, Onana e Tielemans, nonchè i tre perni chiave del centrocampo dell’allenatore spagnolo, oltre al generale disordine societario di quest’estate, che ha influito anche sulla squadra (vedasi la situazione Martinez).
A chi fare attenzione
Nonostante l’inizio incerto, però, la rosa dell’Aston Villa conta diversi campioni, tutti con grande esperienza in campo europeo e mondiale che, in casi come questi, fa la differenza. Ma a chi dovrà fare più attenzione la banda di Italiano?
Emiliano Martinez, portiere dell’Aston Villa (© Aston Villa Football Club)
Il primo sulla lista, sicuramente, è Emiliano “El Dibu” Martinez. Miglior portiere al mondo per due stagioni di fila, l’argentino ha avuto un inizio di stagione turbolento. Prima fuori rosa, con le valigie in mano direzione Manchester, poi riaggregato alla squadra, ma in tribuna ed infine reintegrato completamente. Da quando è tornato, però, il campione del mondo in carica ha salvato più di una volta i propri compagni, come dimostra la super prestazione messa in campo con l’Everton.
Come per Freuler con il Bologna, anche i Villans hanno il loro equilibratore. Si tratta di John McGinn, centrocampista scozzese di piede sinistro e capitano degli uomini di Emery. In assenza di Tielemans, sarà lui il motore della squadra. Fondamentale sia in fase difensiva che in fase offensiva, i Rossoblù dovranno prestare attenzione al suo preciso sinistro sui calci da fermo (da cui punì il Bologna già lo scorso anno) ed alle grandi doti di inserimento senza palla.
John McGinn, capitano dell’Aston Villa (© Aston Villa Football Club)
In ultimo, impossibile non citare quello che, qualitativamente, è il miglior reparto a disposizione di Unai Emery. Buendia, Rogers, Elliot, Sancho e Malen formano una batteria di trequartisti tra le più complete al mondo. Giocatori velocissimi, che amano giocare a piede invertito e fare dell’1 contro 1 la loro forza, cercando di convergere verso il centro per trovare la soluzione migliore, che spesso è il tiro in porta o l’imbucata per l’inserimento di Watkins. Chiunque giochi, quindi, è da tenere d’occhio.
Come fare male all’Aston Villa
Insomma, tanti giocatori buoni, ma un’andamento molto negativo. Un motivo ci sarà, no? La risposta è presto detta, e risiede nell’estrema fragilità degli uomini di Emery sulle palle alte, che queste arrivino da cross o lancio dietro la difesa. I centrali, Mings e Konsa, sono infatti molto bravi nella marcatura, ma altrettanto lenti quando si tratta di “scappare” con la palla scoperta, soffrendo quindi spesso gli inserimenti di attaccanti veloci. Altro punto da sottolineare sono i cross, situazioni da cui, in questo inizio di stagione, sono stati subiti la maggior parte dei gol. La criticità principale deriva in particolare dai palloni sul secondo palo, dove spesso i terzini Cash e Maatsen perdono la rispettiva marcatura, lasciando libero l’esterno di riferimento di colpire da solo. Questa criticità, per di più, viene accentuata da uno dei pochi punti deboli di Martinez, ovvero l’uscita sulle palle alte, situazione in cui spesso va in difficoltà sia nei tempi che nella presa.
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