Bologna FC
Atalanta-Bologna e la rivincita della borghesia
Atalanta e Bologna sono due squadre simili: i rossoblu sanno che, nonostante il periodo difficile a Bergamo, servirà una grande prestazione

Manca sempre meno. Tra pochissime ore ciò che si vedrà sul prato da gioco sarà l’autentica novità, la borghesia in mezzo alla nobiltà. Perché Bologna ed Atalanta sono le due protagoniste di un gruppo sociale, unico nel suo genere, che ingloba tutte le big del futuro. E, se la Dea ha iniziato il processo una decina d’anni fa – e il suo calcio resta comunque attualissimo e freschissimo – sono proprio i rossoblu che ne stanno seguendo le orme. Con una figura in comune, peraltro, nell’espertissima mente di Giovanni Sartori.
Dalle lotte salvezza alla Champions
Le due avversarie di oggi stanno dando vita sempre più ad un duello per l’astro emergente del momento. Fino a qualche anno fa, infatti, Gasperini e i suoi erano gli unici concorrenti per la posizione. Poi, a Bologna è arrivato il venerato Cobra, capace di plasmare la squadra e portarla in tempi record là dove quasi nessuno dei tifosi ancora in vita l’aveva mai vista. La grande gioia per il nuovo status, tuttavia, ha visto subito le prime nubi, dovute ad un cambio in panchina ed alle pressioni. La risposta? Contro le previsioni di molti, nessun problema a Casteldebole, dove i ragazzi lavorano più duramente e più uniti che mai per portare a casa un’altra Champions.
Un’Atalanta bloccata in attacco
Mentre il futuro di Italiano e dei suoi cavalieri sembra più roseo che mai, per i bergamaschi l’ora della verità arriverà a fine maggio. O meglio, è già arrivata. Perché il futuro della squadra dipenderà in maniera importante dal piazzamento in classifica. Se sarà Champions, la toppa potrebbe bastare, almeno per il momento. Ma, comunque vada, entro i prossimi diciotto mesi Percassi dovrà affrontare un nuvolone che a Bologna è arrivato quest’estate: la perdita dell’allenatore simbolo di questa rinascita. E allora ecco che il Gasp è pronto a giocarsi le sue cartucce, anche con delle assenze pesanti. L’attacco “obbligato” sarà composto da Retegui e Lookman, non esattamente in forma smagliante. Senza De Ketelaere, infatti, l’unica alternativa resta Daniel Maldini, poco brillante nelle ultime uscite e ancor meno coinvolto a livello di minutaggio. L’unica buona notizia a livello di interpreti su cui i tifosi orobici potranno contare è il rientro di Kossounou. Ma si sa che in battaglia la teoria conta poco: Bologna, non farti ingannare.
Fonte: Stadio, Patrick Iannarelli
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