Bernardeschi e la coccarda “invisibile” al debutto con il Bologna

Nuovi acquisti da scoprire, ma non solo. Una stagione tutta da vivere con una nuova maglia, da osservare nei minimi dettagli: il debutto del Bologna all’Olimpico era atteso anche per questo. Il badge della Coppa Italia, conquistata pochi mesi fa in una notte storica, spicca al centro del petto, posizionato tra le righe verticali rosse e blu su sfondo bianco.

Ma proprio mentre la squadra guidata da Italiano si presentava in campo con il suo nuovo abito, qualcosa — o meglio, qualcuno — ha attirato l’attenzione per un’assenza inaspettata. Al momento dell’ingresso in campo, gli occhi più attenti hanno notato che Federico Bernardeschi, al debutto ufficiale con il Bologna, indossava una maglia a maniche lunghe senza il badge tricolore. Una svista? Un errore? Nulla di tutto questo.

Una possibile spiegazione

La maglia indossata da Bernardeschi, firmata Macron, sponsor tecnico del club, era ovviamente ufficiale. Tuttavia, come spesso accade con le versioni a maniche lunghe, alcuni dettagli non coincidono con quelli delle casacche a maniche corte, che rappresentano il formato standard della produzione da gara.

In questo caso, il badge tricolore della Coppa Italia (più flessibile, a differenza dello Scudetto tricolore, e può essere collocato sia nella parte centrale della maglia sia in alto su una delle maniche) non era stato cucito o stampato sulla long sleeve. Una piccola discrepanza tecnica, non una dimenticanza e tanto meno una mancanza.

Niente colpe, nessun caso

Il marchio Macron ha celebrato con attenzione e orgoglio il trionfo in Coppa Italia, posizionando la coccarda ben visibile al centro del petto in tutte le versioni ufficiali della nuova maglia — home, away e third.

La nuova maglia home del Bologna 2025/26 (© Bologna FC 1909)

La mancanza sulla manica di Bernardeschi va letta come una particolarità legata alla preparazione del kit individuale, che nel caso delle maniche lunghe può subire variazioni, soprattutto se si tratta di modelli utilizzati meno frequentemente.

Una scelta di stile

E poi, c’è anche il gusto personale del trequartista italiano. Bernardeschi, sempre attento alle mode anche del mondo extra-sportivo, ha spesso scelto la manica lunga, anche ai tempi della Juventus e della Fiorentina.

Federico Bernardeschi nella stagione 2015/16 alla Fiorentina (© Uefa.com)

Una scelta controcorrente, che richiama il fascino vintage dei numeri 10 anni ’90. Quel tipo di giocatore che non solo vuole toccare il pallone, ma anche sentire la maglia addosso.

Alla fine, il Bologna ha cominciato la sua stagione con il tricolore sul petto e con la voglia di guardare avanti, ma sempre tenendo a mente il passato. Anche se su una maglia mancava un segno visibile di quella vittoria, l’identità della squadra era comunque ben cucita ovunque: nei volti, nei passi, nei colori.

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