Bologna FC
Il Bologna e i big match: due classifiche, un nuovo ruolo
Dati alla mano, il Bologna non vive di exploit: negli ultimi anni ha costruito una credibilità solida nei big match, diventando parte del nuovo equilibrio delle grandi di Serie A.
Oggi, per il Bologna, c’è una classifica che casca a pennello. Non si parla di chi è in testa, ma di chi regge davvero il peso delle partite che contano. Quella di Transfermarkt sugli scontri diretti tra le prime della Serie A offre una lettura diversa del campionato, che si basa sul rendimento contro avversari dello stesso livello. E, all’interno di questo quadro, il Bologna trova una collocazione interessante.
Bologna-Juventus, uno scontro diretto che non cambia la sostanza
La sconfitta di domenica sera al Dall’Ara contro la Juventus, ha avuto un peso immediato sulla classifica. Prima del match il Bologna occupava il quinto posto, ora è sesto a quota 25 punti, con la Juventus avanti di uno – a 26. Un equilibrio, due squadre che si muovono oggi sullo stesso piano competitivo. Nel medio periodo, però, il dati sono altri: nelle ultime cinque stagioni il Bologna ha una media di 1,48 punti negli scontri tra le prime otto, superiore all’1,30 della Juventus. Un’indicazione: perdere uno scontro diretto non cancella un percorso che, numeri alla mano, vede i rossoblù più continui dei bianconeri nei big match.
Vincenzo Italiano durante Bologna-Juventus (0-1) (© Damiano Fiorentini)
La crescita misurata nei big match
C’è un altro dettaglio che rende ancora più significativo il posizionamento del Bologna in queste classifiche. A differenza delle big storiche, i rossoblù hanno disputato appena 20 gare negli scontri diretti delle ultime cinque stagioni, contro le 62 di Juventus, Milan, Inter, Napoli, Roma e Lazio. Eppure il Bologna è quarto per media punti, dietro solo a Napoli, Milan e Inter. Questo dato parla di una crescita rapida e di sostanza, non costruita sul volume ma sulla qualità delle prestazioni. Ogni big match è stato un banco di prova superato con la propria personalità e il proprio stile di gioco. È una squadra che non cambia volto al salire del livello dell’avversario, ma anzi, riporta esattamente – e forse ancor di più – l’identità che la contraddistingue. È così che la squadra rossoblù si guadagna credibilità, partita dopo partita.
L’11 titolare del Bologna FC, Bologna-Juventus (© Bologna FC)
Una Serie A più equilibrata, il Bologna dentro il nuovo scenario
Il contesto generale completa il quadro di questi dati appena riportati. Le classifiche sugli scontri diretti parlano di una Serie A sempre meno dominata da storiche certezze: Lazio, Roma e Atalanta faticano, la Juventus non ha più numeri da vertice assoluto, mentre solo Napoli, Milan e Inter mantengono standard elevati. In questo campionato più livellato, il Bologna non è un’eccezione romantica: i rossoblù si sono inseriti – con il duro lavoro e un progetto solido – in quella fascia che oggi definisce l’alta classifica, diventando riferimento anche nei confronti diretti. In una Serie A senza padroni fissi, il Bologna è uno dei protagonisti.
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