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Bologna, come vivere il giorno dopo?

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Damiano Fiorentini/1000cuorirossoblu.it

Juventus – Bologna non è mai una partita come le altre, emotivamente parlando, e ovviamente non lo è stata nemmeno ieri. La prestazione è davanti agli occhi di tutti ancora oggi, ed è più che legittimo: il Bologna è giunto a solo dieci minuti da un risultato che avrebbe avuto un’importanza capitale, ma il significato della prestazione e della partita in sé, concettualmente vale come una vittoria. Si, i tre punti avrebbero sicuramente dato un sapore totalmente diverso a chiunque e anche alla squadra stessa, chiamata ad un avvio di campionato in cui veniva data per spacciata da più di una voce, che evidentemente non ha fatto i conti con la forza e la volontà di questo gruppo, con il quale Thiago Motta sta dimostrando di non aver dimenticato per davvero quanto fatto l’anno scorso, non sono nelle dichiarazioni.

Un gran Bologna che va oltre l’errore

Sarebbe scontato partire da un episodio in particolare, ma non è l’obiettivo di questo articolo: è assodato che il contatto di Iling Jr con Ndoye era punibile con il rigore e, probabilmente, con l’espulsione, ma guardiamo oltre. Il Bologna arriva a Torino dopo la sconfitta per 0-2 contro un Milan che ha dimostrato di essere più forte, senza ombra di dubbio, ma che poteva essere colpito in più di un’occasione dai Rossoblù, non precisi e nemmeno fortunati in una partita che nel complessivo aveva portato all’attenzione luci e ombre. Nelle interviste del dopo partita, Thiago Motta si era detto soddisfatto dell’atteggiamento dei suoi, cercando di mettere in risalto le positività e mostrandosi fiducioso del futuro, probabilmente conscio anche dei movimenti di mercato. Il lavoro in settimana è il dogma Mottiano per eccellenza, ne siamo tutti spettatori dalla scorsa stagione e anche quest’anno lo spartito segue quella traccia: il gruppo lavora intensamente in settimana, la tattica fa da padrone in quel di Casteldebole e, puntuale, ecco la riprova della domenica. Il Bologna arriva allo Stadium e vola, letteralmente: al 21’ Ndoye avvisa la Vecchia Signora, la quale lascia troppi spazi alla banda di Thiago che proprio così l’aveva preparata e solo 3 minuti dopo Zirkzee apparecchia per Ferguson che non se lo fa ripetere e buca Perin per lo 0-1 Felsineo. La manovra offensiva Rossoblù è da 7, dall’inizio alla fine della partita: il raddoppio sfiorato da Ferguson dopo pochi minuti è l’emblema di una squadra che non ha trovato il gol per caso, ma ha lavorato per attaccare in una determinata maniera, e lo ha dimostrato ampiamente. Un grande Bologna è stato anche nella fase difensiva: la Juventus nel primo tempo ha tirato una sola volta, sia per propri demeriti ma anche per una difesa che non ha concesso praticamente niente. Il calo fisico nel secondo tempo era prevedibile, ma fino a pochi minuti dal fischio finale il risultato era ancora 0-1. Beukema ha imparato in fretta e sta convincendo anche quei pochissimi che hanno destato dubbi su di lui; Posch è una di quelle certezze belle, bellissime; Lucumì deve ritrovare lo smalto migliore e con la condizione siamo certi che arriverà; Lykogiannis e Corazza non danno l’assoluta certezza, per questo il mercato porterà altro; Skorupski le mani sul risultato ce le mette sempre, invece. Nel complesso, tra chi ha spiccato e chi meno, una difesa che non scende mediamente dal 6,5, e altro non potrebbe essere dopo questa partita.

Guardare con ottimismo al futuro, insegna Thiago Motta

Era la garanzia tra le certezze della squadra, anche quando ha voluto farsi sentire dalla società, e ieri sera ha dimostrato tutto il suo valore, prima, durante e dopo: Thiago Motta non può che prendere 8 da una partita come quella di ieri. L’italo-brasiliano ha continuato quanto visto nel secondo tempo contro il Milan, dimostrando di avere la sua idea di calcio e dimostrando che può essere vincente per davvero. Il lavoro tattico ha portato la squadra ad essere propositiva davanti e compatta nelle retrovie, ottenendo risposte certe anche dai subentrati a gara in corso. Lui si diceva fiducioso una settimana fa e tranquillo ora: è consapevole di avere in mano una squadra molto valida, che questa settimana può diventare ancora più forte. Con oggi iniziano gli ultimi cinque giorni di mercato, e il Bologna è pronto: Kristiansen svolgerà oggi le visite mediche, e sarà quel terzino sinistro che mancava. Freuler è un obiettivo concreto e voluto da tutti in quel di Casteldebole, e il Bologna sta lavorando concretamente per portarlo alla corte di Motta. I Rossoblù sondano una possibilità per l’attacco, tra il valzer delle punte (Zirkzee ieri ha dimostrato più di qualcosa, dopo la prestazione di lunedì scorso) e un nuovo nome per l’esterno, che potrebbe arrivare dalla Serie A, senza dimenticare che la pista Calafiori non è tramontata e che la situazione attorno a Dominguez dovrà trovare una soluzione. Insomma, il futuro sorride al Bologna e la partita di ieri, unita ai possibili arrivi, sono più di un segnale da questo punto di vista: i presupposti per vivere una grande stagione ci sono tutti, e se siamo solo alla seconda giornata possiamo dire che non verrà sicuramente meno il divertimento anche quest’anno, stiamone certi.

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