Bologna FC
Bologna poco spremuto, ma molto ferito: il paradosso della pausa Nazionali
Nuovo giorno nuovi dati da analizzare. Oggi questi dati hanno un retrogusto aspro.
La classifica proposta da Transfermarkt dopo l’ultima pausa per le nazionali mostra un quadro curioso per il Bologna. Con 800 minuti totali, i rossoblù sono al decimo posto tra le squadre più “spremute”: nove club, dall’Atalanta al Como, hanno visto i propri giocatori accumulare più tempo in campo. In teoria, questo dovrebbe significare più freschezza al rientro in campionato e meno infortuni. Ma, come sappiamo, la realtà del calcio è un’altra…
Bologna e gli infortuni: paradosso della minor stanchezza
La realtà di Casteldebole, infatti, è più complicata. Nonostante il basso minutaggio dei suoi rossoblù nella pausa nazionale, il Bologna si trova oggi a fare i conti con una lunga lista di infortuni, da Holm a Cambiaghi, passando per Freuler e Skorupski. La pausa non ha restituito energie, è ha messo in luce la fragilità numerica della squadra.
Skorupski a terra, durante Bologna-Napoli (@Damiano Fiorentini)
Qui entra in gioco un paradosso: se da un lato i rossoblù rientrano tra le squadre meno stanche, dall’altro si trovano a dover affrontare un’emergenza infortuni che riduce le scelte a disposizione di Italiano. In altre parole, pur avendo accumulato meno fatica dei propri rivali, la squadra si troverà a giocare con una rosa più corta, comprimendo il carico di lavoro sui giocatori disponibili.
Un altro punto di vista
Tuttavia, nove club di Serie A hanno vissuto una sosta più impegnativa, con i loro protagonisti impegnati in viaggi e partite internazionali: in campionato potrebbero risentirne, soprattutto nelle prossime settimane fitte di impegni. In prospettiva, questo potrebbe “pareggiare i conti”: se il Bologna riesce a gestire la sua emergenza, la minor stanchezza dei giocatori disponibili potrebbe diventare un vantaggio competitivo.
Il Bologna rientra quindi da questa sosta meno stanco di altri – soprattutto delle big con le quali si contende i primi posti –, ma chiamato a fare miracoli con quello che ha. Il ritorno sul campo sarà il vero banco di prova.
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