Bologna FC
Una maglia per vincere: Bologna, fuori casa serve un salto
Bologna svela la maglia per latrasferta: dopo i punti esterni dello scorso anno, l’obiettivo è alzare l’asticella lontano da casa.
Il Bologna ha aperto il sipario sulla sua nuova seconda maglia, e l’impatto è stato immediato. Un design pulito ed elegante, dominato dal bianco, arricchito da sottili righe verticali rosse, blu e platino che richiamano il look delle partite casalinghe. Al centro, ecco la coccarda tricolore, simbolo di un’identità che non passa inosservata. È una divisa che vuole diventare anche un simbolo di vittorie in trasferta.
La presentazione ufficiale ha visto protagonista Jens Odgaard, immortalato con una mazza da baseball in mano e una posa che richiama la sua celebre esultanza. L’esordio della nuova divisa è alle porte: il Bologna la indosserà nella prima gara ufficiale della stagione, all’Olimpico contro la Roma, nello stesso stadio in cui l’anno scorso i rossoblù hanno scritto una delle pagine più emozionanti del campionato, ribaltando i giallorossi con un 3-2 memorabile.
La sfida della trasferta: un terreno ancora da conquistare per il Bologna
Se al Dall’Ara il Bologna ha fatto valere la legge del più forte — 37 punti conquistati, sesto miglior rendimento interno — fuori casa, come abbiamo potuto vedere, la storia è stata diversa. I rossoblù hanno raccolto 25 punti in trasferta: bottino non disprezzabile, ma insufficiente per chi sogna di scalare definitivamente le gerarchie della Serie A.
Se consideriamo solo le gare lontane da casa, il Bologna ha chiuso la stagione al nono posto, alla pari con la Fiorentina, che però ha vinto una partita in più. Il bilancio dice 6 vittorie, 7 pareggi e 6 sconfitte. Risultati altalenanti che hanno reso meno fluida la corsa europea della squadra. Anche i numeri parlano chiaro: 24 gol segnati in trasferta — meglio solo della Roma tra le squadre di alta classifica — e ben 29 subiti, un dato che supera quello di club quali Genoa, Torino e persino Lecce.
Bologna, stagione a due facce?
La partenza esterna del Bologna nella passata stagione fu tutt’altro che incoraggiante: un netto 3-0 subito al Maradona contro un Napoli ancora in fase di rodaggio ma già affamato di vittoria. Dopo quella sconfitta, arrivarono altre prove opache, come quella di Como, prima di segnali incoraggianti: la vittoria a Monza grazie a Castro, poi le belle prestazioni contro Cagliari e Roma. Ma l’altalena non si fermò: un altro 3-0 incassato dalla Lazio — pesantemente condizionato dall’espulsione di Pobega — riportò i rossoblù con i piedi per terra.
Il girone d’andata fuori casa si chiuse in crescendo: pareggio di spessore in casa della Juventus, vittoria di carattere a Torino e un punto prezioso contro l’Inter.
Con l’arrivo del 2025, però, è tornata l’instabilità. A Empoli solo un pari grazie a una prodezza di Dominguez, a Lecce prestazione spenta e 0-0, e a Parma una delle peggiori prestazioni stagionali, con una sconfitta netta per 2-0. I successi a Verona e Venezia (Odgaard, Cambiaghi e Orsolini protagonisti) furono gli ultimi acuti esterni, seguiti da un finale difficile: sconfitte a Bergamo e Milano, pareggio a Udine, e altro ko con la Fiorentina.
Obiettivo: continuità
Alla luce di tutto ciò, Italiano e il suo staff sanno bene dove intervenire: serve un salto di qualità proprio in trasferta. Colmare il gap con il rendimento casalingo — ben 12 punti di differenza — significherebbe portare il Bologna a un livello ancora superiore. La squadra ha dimostrato di avere i mezzi per sorprendere, ma la vera maturità passa anche dalla capacità di portare a casa punti su campi difficili, dove contano concentrazione, gestione e cinismo.
Una maglia affascinante, dunque, ma che vuole diventare anche simbolo di un nuovo passo avanti. Perché i sogni si realizzano non solo al Dall’Ara, ma anche — e soprattutto — nei viaggi più complicati.
Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook
