Bologna FC
Bologna “internazionale”: Sartori sbarca ai Globe Soccer Awards
Sartori è stato inserito nella lista dei finalisti del Globe Soccer Award dei DS. Questo segnale è fondamentale: siamo sulla strada giusta
Oltre alla partecipazione in Champions League, il Bologna ha un’altra ragione per considerarsi una realtà sempre più internazionale. Due giorni fa, infatti, ai Globe Soccer Awards, organizzati a Dubai dal 2010, è arrivata una nomination per il premio di Miglior Direttore Sportivo direttamente da Casteldebole. E così, finalmente, il lavoro di Giovanni Sartori in Emilia è stato riconosciuto.
Gli altri candidati
Oltre a Sartori ed al vincitore Piero Ausilio dell’Inter, c’erano altri quattro candidati al premio. Luis Campos del PSG, Edu Gaspar, ex Arsenal, ora al sorprendente Forest, Sebastian Kehl del Dortmund e Hugo Viana del City (prima allo Sporting) sono tutti tornati a casa a mani vuote. Ma sentire i rossoblu accostati a realtà come il Paris Saint Germain, il Borussia Dortmund o il Manchester City fa solo bene, oltre ad essere un presagio ottimo per il futuro.
Una nomination internazionale: il lavoro di Sartori
Che il responsabile dell’area tecnica di Casteldebole fosse un nome importante, lo si intuisce dal curriculum. Dopo aver protato il Chievo prima in A, poi ai preliminari di Champions, e preso l’Atalanta, rendendola la squadra che è ora, il suo arrivo a Bologna ha segnato un importante salto di qualità. E anche in delle sessioni di mercato a budget basso, è riuscito a portare sotto le Due Torri giocatori di grande fama come Pobega, Saelemakers, Arnautovic, Freuler e Miranda, affiancandoli a giovani promettenti. Castro, Zirkzee e Calafiori su tutti, ma la lista è davvero infinita. Insomma, se il Bologna chiude il 2024, annata storica, in Champions, buona parte del merito è anche suo.
Si può guardare al futuro con più ottimismo che mai, ricordando che le aspirazioni europee non finiscono con il mancato passaggio del turno di quest’anno. Sarebbe forse esagerato dire che un’epoca d’oro del Bologna stia effettivamente nascendo. Ma chi si negherebbe mai il privilegio di sognare?
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