Bologna FC
Bologna – Juventus: solo non si vede Thiago Motta
Questa sera al Dall’Ara ci sarà un solo grande assente, volato alla corte della Vecchia Signora e poi scaricato dalla stessa a metà stagione

A poco meno di un anno da quel 3-3 tra Bologna e Juventus maturato nel quarto d’ora finale e che lasciò un po’ tutti con l’amaro in bocca (ma con la Champions da festeggiare) di acqua sotto i ponti ne e passata tanta. Sulla panchina del Bologna sedeva un Thiago Motta già promessosi alla Juventus, che oggi sarebbe dovuto tornare al Dall’Ara da avversario e invece guarderà, l’ormai non più sua, vecchia signora, dal divano di casa.
Una storia dal finale amaro
Tra Bologna e Thiago Motta c’è stato l’amore sportivo, ma non certo quello umano. Professionista glaciale, che ha fatto innamorare i tifosi con il suo calcio ma non ha mai scaldato i cuori con il suo modo di fare da stranino. Un finale amaro non tanto per l’addio ma per le modalità con le quali è arrivato. Gli accordi con i bianconeri presi da gennaio e il silenzio, questo comprensibile, con stampa e tifosi. Meno comprensibile quello con una società pronta a dargli in mano il proseguo del progetto. La scena più disarmante del Thiago uomo rimane quella della festa in Piazza Maggiore, vissuta quasi da estraneo, infiltrato in pullman e una piazza che pullulavano di sentimento rossoblù.

Thiago Motta (© Damiano Fiorentini)
Un ritorno saltato
Quella odierna è una data che i tifosi rossoblù avevano cerchiato sul calendario dal primo momento in cui la lega lo ha diramato. Era un ritorno atteso quello di Thiago Motta a Bologna, all’andata i tifosi presenti allo Juventus Stadium lo ignorarono, ma oggi sarebbe stato diverso. Un Dall’Ara pieno come sarà quello di stasera si sarebbe diviso tra i fischi ma anche gli applausi. Tra chi avrebbe dato maggir importanza al lato poco umano a chi ne avrebbe voluto ricordare solo quello tecnico. Motta però sulla panchina bianconera è durato quanto un gatto in tangenziale, anche il carattere in un allenatore fa tanto. Lo sa bene il Bologna, passata dal guerriero Sinisa allo stesso Motta e che ora si gode tutta la passione di Vincenzo Italiano. Stasera sulla panchina bianconera ci sarà Tudor e Thiago Motta non avrà neanche bisogno di utilizzare i suoi strani metodi per evitare le domande di una sala stampa che oggi avrebbe ritrovato probabilmente come un po’ più scomoda.
Fonte: Fernando Pellerano – Corriere di Bologna
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