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Bologna-Napoli, alla ricerca della X

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crediti immagine: SSCNapoli.it


Si può riassumere così la partita di ieri sera. Le statistiche raccontano di un incontro tutto sommato equilibrato con il 50% di possesso palla per parte e un numero di tiri equivalente. A spuntarla è però stata la squadra qualitativamente più dotata, con Osimhen che dimenticato dalla retroguardia felsinea non ha avuto alcun problema a battere Skorupski, indirizzando di fatto la partita in favore degli ospiti.

Giocando con uno speculare 4-2-3-1 la differenza l’hanno fatta i singoli e le qualità personali, con Lozano e Osimhen particolarmente ispirati là davanti, a fronte di una difesa del Bologna non nella migliore serata, emblematica la leggerezza di Denswil sul gol del Napoli. Ma a mancare ieri sera sono stati i giocatori offensivi del Bologna: Palacio e Barrow nonostante il continuo scambio di posizioni sono andati a sbattere contro il muro azzurro, Soriano non è riuscito – per la prima volta da inizio stagione – a trovare i varchi giusti, mentre Orsolini nonostante l’evidente voglia di stupire è spesso incappato in errori banali, esemplificativo il doppio errore sotto porta a pochi minuti dal termine della partita. 

È evidente però che la mole di infortuni che ha colpito il Bologna e, – al contrario – l’abbondanza di uomini su cui poteva contare Gattuso, abbia fatto tutta la differenza del mondo. Emblematico come all’epoca dei cinque cambi il Bologna abbia potuto effettuarne solamente due, mentre il Napoli ha potuto contare su una scelta tecnica di più ampio respiro. Il paradosso risiede tutto in quest’ultima dinamica: proprio negli ultimi minuti, infatti, con una formazione ultra offensiva, ma anche particolarmente stanca ed affaticata, il Bologna ha messo alle corde il Napoli e solo un formidabile Ospina (o forse un Orsolini troppo morbido) ha permesso agli azzurri di portare a casa i tre punti. 

Come diceva il buon Civ, “nel calcio vince chi fa goal” e stasera il Napoli ha saputo sfruttare le occasioni avute, senza però mai schiacciare il Bologna nella propria metà campo e faticando parecchio nel finale. Finale da cui dovrà ripartire il Bologna che avrà adesso due settimane per assorbire la sconfitta e per ritrovare il sorriso contro la Sampdoria. 

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