Contro il tabù con un Vincenzo in più

Chi si ferma è perduto. Dopo i due pareggi contro Fiorentina (altro derby fuori casa) e Torino (questa volta al Dall’Ara), i ragazzi di Italiano devono ritrovare la massima gioia in una gara complessa, ma mitigata dal rientro in campo (o in tribuna? dipenderà dal meteo) della loro guida. Passata la polmonite che aveva tenuto col fiato sospeso tutta la città, Vincenzo partirà di sicuro alla volta del Tardini, cercando di dare quello stimolo in più alla squadra per superare un periodo senza sconfitte, ma con dei pareggi di troppo. E, lo sanno tutti, chi lotta per le zone croccanti della classifica non se li può permettere.

Pellegrino con Ndiaye e Circati (© Parma Calcio 1913)

Una trasferta ostica

A Parma, anche per il clima, non si può andare in ciabatte. Anche se l’attacco dei Ducali non è esattamente irresistibile (4 reti, il peggiore alla pari col Genoa), il loro gioco fatto di adattamento e sopravvivenza, pragmatismo e concretezza sa dare fastidio alle big. Ultima testimone, la Roma, che ha vinto faticando tantissimo e ha fatto ricordare a tutti i tifosi emiliani che, durante la passata stagione, i rossoblu non hanno mai segnato agli avversari odierni. Neanche quando, all’andata, erano rimasti in dieci uomini. Dunque servirà una prestazione da campioni per uscire indenni e sognatori dall’assalto di oggi, alla volta di un obiettivo più grande.

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