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Il Bologna ha un nuovo guardiano: Federico Ravaglia

Con Skorupski ai box, il secondo portiere bolognese sta sfruttando al meglio le occasioni: contro il Celta Vigo un’altra prova da confermare.

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Federico Ravaglia (© Bologna FC 1909)
Federico Ravaglia (© Bologna FC 1909)

Federico Ravaglia sta affrontando un periodo che potrebbe segnare una svolta definitiva nella sua carriera. Con Skorupski fuori per infortunio, il portiere classe 1999 si è ritrovato improvvisamente a guidare la difesa del Bologna, rispondendo con prestazioni da veterano sia in campionato che in Europa League. Stasera, alle 21, in casa del Celta Vigo, vivrà la sua seconda presenza nella competizione, cercando di confermarsi un portafortuna europeo dopo la vittoria con il Salisburgo. Ma basterà il suo momento di forma per arginare uno degli attacchi più prolifici del torneo?

Crescita costante

Ravaglia, bolognese doc, sta rapidamente diventando un punto fermo della squadra di Italiano. Anche se il suo numero ufficiale è il 13, scelto in memoria dello zio Andrea “Tatto” Tattini, oggi di fatto rappresenta il nuovo numero uno del Bologna. L’esplosione arriva dopo anni trascorsi all’ombra di uno Skorupski sempre affidabile, ma Chicco – come ancora lo chiamano a Casteldebole – non ha mai smesso di lavorare con intensità, giorno dopo giorno, aspettando la sua occasione. Ora che quell’opportunità è arrivata, sta dimostrando di meritarsela.

Federico Ravaglia durante Bologna-Salisburgo crediti Bologna Fc 1909

Federico Ravaglia durante Bologna-Salisburgo crediti Bologna Fc 1909

Crescita confermata

Il percorso europeo di Ravaglia è iniziato già lo scorso anno, quando debuttò in Champions League a Lisbona contro lo Sporting. In Europa League ha fatto il suo ingesso nell’ultima gara contro il Salisburgo, contribuendo immediatamente al successo. La partita, caratterizzata da difese intermittenti e ritmi alti, ha messo alla prova il portiere rossoblù, che ha risposto presente: emblematica la parata al 62′, quando è rimasto ludico fino all’ultimo nell’uno contro uno con Vertessen, deviando il tiro sulla destra con grande sicurezza. Non è forse questo il segnale di una maturazione che molti aspettavano?

Un MVP che non vuole fermarsi

La vera consacrazione, però, è arrivata all’Olimpico contro la Lazio. Ravaglia è stato il migliore in campo in una gara che avrebbe potuto piegare chiunque. Dopo solo 15 minuti ha salvato il risultato con un intervento di piede su Isaksen, difficile per il controtempo. Nella ripresa ha poi sfoderato una serie impressionante di interventi: al 62′ volando sul destro di Guendouzi, subito dopo respingendo il colpo di testa di Cancellieri e, tra il 73′ e il 74′, opponendosi prima al tiro deviato del francese e poi all’incornata di Noslin su calcio d’angolo. Riuscirà a ripetersi in un contesto ancora più complesso?

Federico Ravaglia, titolare in Cagliari-Bologna (© Bologna FC 1909)

Federico Ravaglia, titolare in Cagliari-Bologna (© Bologna FC 1909)

Celta, un attacco da non sottovalutare

Il Bologna affronterà un Celta Vigo che in Europa League ha già realizzato 11 gol, secondo miglior attacco del torneo dopo il Midtjylland (12) e al pari del Lione. La squadra di Claudio Giráldez ha avuto un inizio complicato con la sconfitta per 2-1 contro lo Stoccarda, ma da lì ha cambiato marcia: tre vittorie consecutive con otto reti segnate, 3-2 sul PAOK con Aspas, Iglesias e Swedlberg; 2-1 sul Nizza con gol dello stesso Aspas e un autogol decisivo; 3-0 alla Dinamo Zagabria grazie alla doppietta di Duran e a un altro autogol. Anche nella sconfitta contro il Ludogorets sono arrivati due gol, firmati Duran ed El-Abdellaoui.

Il totale dice 9 punti, uno in più del Bologna, e soprattutto due vittorie su due partite in casa. Curioso invece il rendimento opposto in campionato: dopo 15 giornate il Celta non ha ancora vinto davanti ai propri tifosi, nonostante l’ultimo clamoroso successo al Bernabeu contro il Real Madrid. Al Balaídos, infatti, sono arrivate sconfitte con Espanyol e Barcellona e pareggi con Real Sociedad, Atlético, Betis, Girona e Villarreal, oltre al ko iniziale con il Getafe.

Fonte: Più Stadio, Davide Centonze

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