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Bologna FC

Il Bologna ha un bagaglio in più

Il Bologna si scopre una delle squadre più navigate del campionato: ecco i dati a certificarlo.

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Riccardo Orsolini esulta per il gol dell'1-0 in Bologna-Como (©Damiano Fiorentini) ore

L’esperienza conta ancora nel calcio moderno? Se lo chiede Transfermarkt, che ha stilato una classifica delle squadre di Serie A ordinandole per numero totale di presenze nel massimo campionato accumulate dagli attuali giocatori in rosa. Un dato apparentemente freddo, ma che apre a diverse chiavi di lettura: gestione della pressione, continuità, capacità di affrontare momenti complessi. E soprattutto identità, il principio centrale in casa Bologna.

Inter, Lazio e… Bologna: il podio inatteso

In testa c’è l’Inter, com’era prevedibile: rosa profonda, giocatori affermati, 3.608 presenze complessive. Alle sue spalle la sorprendente Lazio (3.493), che paga la lunga militanza in A di molti suoi elementi “storici”.

Il terzo gradino del podio, però, è rossoblù: il Bologna conta 3.306 presenze totali, con una media di 118 a giocatore, superiore a Napoli, Atalanta, Roma e Juventus. Un risultato che – alla luce del percorso della squadra negli ultimi due anni – assume un valore decisamente rilevante.

Un Bologna esperto ma non “anziano

Il dato non è banale: spesso gli opinionisti hanno raccontato il Bologna in Serie A come una squadra giovane, intensa, proiettata sul futuro. Ma la realtà è che questa rosa cresce, sì, ma partendo da basi solide.

Elementi come Lykogiannis, Freuler, Skorupski, De Silvestri e Orsolini hanno alle spalle un campionato italiano già vissuto con continuità. Anche i volti nuovi – vedi Immobile e Bernardeschi – scelti con cura nell’ultima finestra di mercato, sono giocatori già rodati anche nel contesto europeo.

Risultato: un gruppo con un’età media relativamente bassa, ma con una conoscenza importante del campionato e non solo.

Perché questo dato conta davvero in Serie A?

L’esperienza è una risorsa silenziosa. Non sempre decisiva, ma utile nei momenti critici: garantisce, in ogni caso, un vantaggio.

Il Bologna ha mostrato proprio questa maturità in Serie A: pochi blackout e capacità di gestire i tempi della partita. Non è un caso che i rossoblù siano diventati ormai una delle squadre più solide del campionato e che stiano trovando, anche in Europa, la loro forma perfetta.

Un Bologna che sa chi è

Quindi, cosa racconta davvero questa graduatoria? Che il Bologna ha trovato un equilibrio che molti cercano e pochi riescono a raggiungere: giocatori pronti oggi, ma comunque in crescita per domani.

E quando esperienza e entusiasmo si muovono nella stessa direzione, i risultati diventano più che credibili: diventano inevitabili.

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