Bologna FC
Da tabù a possibilità concreta: l’attacco a due prende piede a Casteldebole
Da ipotesi remota a possibilità sempre più verosimile, l’attacco a due diventa più che un’idea per un Italiano alla ricerca di soluzioni per aumentare la prolificità offensiva
L’attacco a due, da ipotesi praticamente remota durante la scorsa stagione, quest’anno potrebbe essere un’arma in più per il Bologna. Ormai non è più solamente un’idea, questo è chiaro. Lo ha dimostrato anche nell’amichevole di ieri contro lo Stoccarda, Vincenzo Italiano quando, negli ultimi 20 minuti del secondo tempo, ha preferito Castro a Fabbian per sostituire lo stanco Odgaard. Niente 4-2-3-1, quindi, ma un 4-4-2 con due punte pure, ossessionate dalla ricerca del gol, ma anche estremamente intelligenti e brave nel gioco con i compagni.
Bologna: Immobile e…, l’attacco a due che non ti aspetti
Ciro Immobile durante primo allenamento col Bologna (© Bologna FC 1909)
Sicuramente non una soluzione che vedremo dall’inizio, ma probabilmente un modulo che potremmo ammirare sempre di più a partita in corso, specialmente quando sarà necessario andare in avanti per cercare il gol vittoria. Era già successo in alcune occasioni anche a Valles, quando Italiano, tra le righe, aveva annunciato la possibilità di un passaggio alla doppia punta, alludendo anche alle difficoltà avute nel finale della scorsa stagione.
Anche per questo, del resto, si è deciso di allungare il reparto offensivo con l’arrivo di Ciro Immobile che, nonostante i dubbi di alcuni tifosi, sembra aver già raggiunto uno stato di forma eccezionale. L’obbiettivo, quindi, è di non trovarsi più come lo scorso anno, e cioè con due punte acciaccate nel periodo cruciale, ma piuttosto di abbondare, attaccando addirittura con 2 punte di ruolo insieme.
Thijs Dallinga esulta dopo il gol dell’1-1 in Fiorentina-Bologna (© Bologna FC)
Chi sono i prescelti?
Quindi ora la domanda diventa quasi obbligatoria. Va bene le due punte, ma chi sono i più indiziati a farlo? Immobile, bravissimo nell’attaccare lo spazio e l’area di rigore, ma meno propenso a giocare con la squadra? Oppure Castro, fisicamente portato per fare la seconda punta, ma con un istinto ed una posizione in campo che dicono tutto l’opposto? Oppure ancora Dallinga, abile nel gioco di sponda, ma un po’ meno brillante negli ultimi metri?
Innanzitutto, occorre fare chiarezza. Se e quando verrà utilizzato, l’attacco a due punte sarà una scelta a partita in corso, che perciò comporterà almeno un cambio dei cinque a disposizione. Ciò significa che, se si volesse cambiare la punta titolare ed il trequartista, Italiano si dovrebbe trovare costretto ad utilizzare ben due sostituzioni. Una scelta che, ovviamente, è percorribile, ma che comunque costringerebbe il mister a fare scelte di altri tipi per i 3 cambi rimanenti.
Santiago Castro durante il ritiro del Bologna a Valles (©Ilaria Matteuzzi 1000 Cuori Rossoblù)
Si potrebbe dire, insomma, che probabilmente uno dei due attaccanti sarà il titolare, mentre il ruolo da seconda punta sarà occupato da un altro, ma da chi? Beh probabilmente molto dipenderà da chi sarà il titolare. Tra ieri ed oggi a Stoccarda, ad esempio, abbiamo visto sia la coppia Castro-Immobile che quella Castro-Dallinga, con quest’ultima che, al momento, sembrerebbe la più equilibrata. Occhio, però, alla possibilità Dallinga-Immobile che, anche se fisicamente sembrerebbe non dimostrarlo, per caratteristiche potrebbe essere quella più adeguata, con Dallinga abile a cercare la palla per una sponda od una spizzata all’indietro ed Immobile libero dai compiti di costruzione e pronto a buttarsi nello spazio lasciato dall’olandese alle sue spalle.
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