Bologna FC
Bologna, denti stretti e aggrappati alle certezze
Il Bologna ricomincerà la marcia con qualche assenza e con più di un’ostacolo davanti: dovrà aggrapparsi alle sue certezze, lo spirito e alcuni giocatori per il quale è il momento di salire in cattedra
Si allunga la lista degli infortuni, e questa non è mai una buona notizia. Accade, soprattutto, quando si è sempre più vicini alla ripresa, e da quel momento non ci sarà più tempo per riposare fino alla fine dell’anno. Ecco perché ogni partita conterà un po’ di più, ogni partita dirà un qualcosa in più e lascerà un messaggio diverso al Bologna.
C’è sempre un “però”. E questo “però” è rappresentato dalle certezze di questa squadra. Che passano dai giocatori, da alcuni in particolare, e soprattutto dallo spirito. Si, perché il Bologna ha già dimostrato più volte di risorgere da sé stessi, dai propri momenti di difficoltà. E questa squadra, in questo momento, ha la possibilità di dimostrare che tutti, per davvero, possono fare la differenza.
Bologna, mantieni il tuo sorriso
Anche quando sembra difficile farlo. La parola d’ordine dev’essere solamente una: positività. Non puoi affrontare un periodo decisivo in Italia e in Europa senza quella. Al di là degli infortuni, i quali, fortunatamente, non sono tutti di lunga data. Emil Holm, Nicolò Cambiaghi e Jonathan Rowe hanno messo nel mirino la prima settimana di dicembre per tornare a sgasare sulle fasce, con lo svedese che vorrebbe anticipare i tempi già contro il Salisburgo. E già questa, vista così, non è una brutta notizia.
Emil Holm in Bologna-Brann (© Bologna FC 1909)
I due veterani, Lukasz Skorupski e Remo Freuler, ne avranno invece per un po’ ancora, con il secondo sicuramente più avanti del primo. Per il numero 1 l’obiettivo è recuperare per la Supercoppa in Arabia, mentre il secondo avrà risposte certe solo con il passare dei giorni: dipende più da lui, diciamo così. Senza due delle proprie colonne, anche per esperienza, il Bologna dovrà dimostrare la propria maturità nel gestire anche i momenti di difficoltà all’interno delle partite: i due sopracitati, spesso e volentieri, erano le fonti primarie per tenere in piedi la squadra. Ma questo Bologna, con il proprio approccio, non deve avere assolutamente nessun timore reverenziale.
È ora di caricarsi il peso sulle spalle
A chi è riferito? In realtà, un po’ a tutti. Perché tutti in questo Bologna sono abili a prendersi responsabilità. A partire dal Capitano, Lewis Ferguson, che è uno il quale non si tira mai, e davvero mai, indietro. Lui, come Jhon Lucumì: il centralone colombiano deve replicare le ultime settimane, e farle diventare costante. Con loro, poi, c’è l’attacco: Jens Odgaard, Santiago Castro e Thijs Dallinga. Tre fulcri centrali per i quali passerà tanto del Bologna di queste settimane, a partire dal match contro l’Udinese.
Il solito Riccardo Orsolini: un momento di pausa, prima della sosta, se vogliamo definirla così. Perché da Orso siamo abituati bene, e quando non entra nel tabellino fa sempre effetto: è ora di tornare a timbrare, soprattutto ora. Ultimi ma assolutamente non per importanza, poi, ci sono Federico Bernardeschi e Ciro Immobile: il primo sta crescendo sempre di più dimostrando di poter incidere per davvero in questo Bologna, mentre il secondo tornerà presumibilmente tra i convocati a Udine. Anche per loro, se c’è un momento per “sbocciare” e dimostrare il loro valore, quello per il quale in estate i Rossoblù li hanno scelti, è proprio questo.
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Massimo Forni
19 Novembre 2025 at 21:47
Tranquilli. Sartori ha creato una rosa di giocatori eccezionali. Gli infortunati sono sostituibili. Italiano c’è lo dimostra con la rotazione a ogni partita.