Bologna FC
Bologna senza alibi: ora Italiano ha una rosa da big (Stadio)
Il Bologna ha chiuso il mercato con una rosa finalmente completa, capace di offrire a Vincenzo Italiano due alternative per ruolo e tre jolly preziosi per affrontare una stagione densa di impegni.
Vincenzo Italiano lo aveva chiesto: serviva un Bologna capace di affrontare un calendario fitto di impegni senza mai abbassare il livello. Campionato, Europa League, Coppa Italia e la nuova Supercoppa di dicembre: quattro competizioni che richiedono una rosa ampia, ma soprattutto energie fresche e soluzioni alternative in ogni reparto.
Il rischio di scontentare chi gioca poco esiste, ma per il Bologna era più urgente avere alternative sicure contro infortuni e squalifiche. Criticata, inizialmente, per non voler aggiungere un centrocampista e per la possibile cessione di Dominguez, la società ha poi cambiato rotta: con l’ingaggio di Sulemana e il giovane argentino confermato, le perplessità si sono trasformate in applausi.
La profondità della rosa del Bologna 2025/26
Lorenzo De Silvestri: l’esultanza dedicata alla moglie incinta (© Bologna FC 1909)
Il Bologna oggi può contare su una rosa costruita con i giusto criteri: due uomini per ogni posizione, con valori tecnici simili, così da poter reggere la maratona di una stagione che potrebbe arrivare a 60 partite. Non solo: ci sono anche tre elementi speciali, capaci di adattarsi a più funzioni. Lorenzo De Silvestri, il veterano sempre pronto. Sulemana, centrocampista duttile che sa riciclarsi in più zone del campo. E Dominguez, utilizzabile su entrambe le corsie. È esattamente la situazione ideale per un allenatore che vuole mantenere alta la competizione interna.
I corteggiamenti dall’estero
Charalampos Lykogiannis (© Damiano Fiorentini)
Il mercato rossoblù non ha generato solo entrate e conferme, ma anche richieste insistenti dall’estero. Thijs Dallinga è stato l’uomo più ricercato nelle ultime ore di trattative: dalla Francia è arrivata un’offerta superiore ai 15 milioni, senza dimenticare i sondaggi da Belgio e Olanda. Stesso discorso per Charalampos Lykogiannis, inseguito con costanza dall’Olympiacos, ma troppo legato al Bologna per cedere alle lusinghe greche.
Il risultato finale è una squadra solida, più completa che mai, e pronta a dimostrare di non essere solo una comparsa nei tanti tornei stagionali. Italiano può sorridere: la sua richiesta è stata ascoltata e adesso l’obiettivo è chiaro – trasformare la quantità in qualità, e la qualità in risultati.
Fonte: Claudio Beneforti, Stadio
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