Bologna FC
Bologna, cosa aspettarsi dal match contro il Torino?
Domani è di nuovo Serie A con Bologna-Torino: di fronte due squadre in forma e in cerca di punti importanti, cosa aspettarsi dal match?
Forse, la soluzione migliore la si trova d’inerzia, senza pause. Senza rimuginare, senza averne il tempo. Domani è già ora di tornare in campo, e il passato diventerà ancor più passato. Si torna al Dall’Ara per i Rossoblù, pronti ad essere accolti dall’abbraccio della propria gente, per la prima volta dopo la sosta: alle 20:45 sarà tempo di Bologna-Torino.
Un’altra partita ostica, in un periodo intenso, da vero e proprio tour de force. I Granata sono reduci da una vittoria, al contrario dei Rossoblù, ma entrambi sono in scia positiva e nessuno vuole perderla: cosa aspettarsi dal match del Dall’Ara di domani sera?
Bologna-Torino, nessuno vuole cadere
Non è Europa, è di nuovo Serie A. Non è giovedì, ma mercoledì. La costante, però, è proprio il Rossoblù, e l’importanza della partita. In questo primo turno infrasettimanale del campionato il Bologna affronta il Torino, in un match mai banale, come dimostrato negli ultimi anni. Oggi, soprattutto per la situazione in classifica dei Rossoblù: quinti, a un punto dal quarto posto. Un quarto posto che, vista la forma, può essere tenuto in seria considerazione, e non solo nel breve periodo.
Orsolini e compagni al termine di Fiorentina-Bologna (© Bologna FC 1909)
Un risultato positivo necessario, come al solito, per l’umore di una squadra che giorno dopo giorno sta sempre di più oliando i propri meccanismi, per tornare quella macchina perfetta vista da inizio anno in poi. Una macchina che dovrà scontrarsi con un Torino ampiamente in risalita, oggi a metà classifica ma con più di una sensazione positiva. E con giocatori di valore, che hanno dimostrato la loro pericolosità. Sarà, quindi, una partita ostica, da ambo i lati, con la consapevolezza di non voler cadere, non ora.
L’allenatore Italiano migliore nel turnover
Maiuscolo, nel titolo, non a caso. Perché è italiano ed è Italiano, Vincenzo. Parole, quelle, pronunciate ieri sera da Giuseppe Pastore a Fontana di Trevi, format live di Cronache di Spogliatoio, nel suo elogio a un Bologna che è diventato grande. E proprio questo viene visto come un’abilità propria del mister Rossoblù: cambiare gli addendi, ma non il risultato. Non sempre, ma quasi.
Anche domani sera il caso sarà questo: proprio come a Firenze, quando le assenze – vedi Odgaard – non hanno pesato. Giocatori diversi ma ugualmente sostituti adatti. Questa è la forza dei Rossoblù, e dovrà essere un fattore anche in Bologna-Torino di domani sera: non si può mollare di un centimetro, perché quest’anno, nell’incertezza generale, i punti sembrano pesare molto di più.
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