Bologna FC
L’uomo…anzi, il San Valentino del Bologna: Dan Ndoye
C’è un solo protagonista assoluto in Bologna-Torino: Dan Ndoye, il cupido Rossoblù nella serata di San Valentino

Stop-and-go: come i più bravi meccanici di Formula Uno, i Rossoblù dopo lo stop ripartono subito. Un 3-2, quello di Bologna-Torino, pieno di emozioni e di ribaltamenti di fronte, nel risultato e in campo. Per i felsinei, la partita del Dall’Ara, nel giorno dell’amore, ha avuto un solo cupido: Dan Ndoye.
Lo svizzero è stato mattatore assoluto del match, con una doppietta più che decisiva ai fini del risultato, ma in generale per una prestazione da campione: questo è Dan Ndoye, nella sua massima espressione.
Bologna-Torino nel segno, doppio, di Dan Ndoye
Il gol-vittoria, negli occhi di tutti, è scaturito da un altro che ha lasciato tutto ieri sera, e cioè Santiago Castro. Ma, se si è arrivati alla vittoria in questo Bologna-Torino, è perché i Rossoblù sono stati letteralmente trascinati da un incontenibile Dan Ndoye. Altroché presunta stanchezza, dopo Lecce: la risposta dell’esterno svizzero è tutta nella partita di stasera. Un’intensità incredibile dal primo all’ultimo minuto, quando va a prendersi un fallo per tenere il pallone a chilometri dalla porta di Skorupski, dopo aver ripreso in mano il risultato. Indemoniato è il termine giusto.

L’esultanza di Dan Ndoye durante la partita Bologna-Torino (© Bologna FC 1909)
Crea pericoli da ogni parte, si guadagna un rigore poi tolto dal VAR. Lui non si scoraggia, e anzi: dopo pochi minuti lo vedi correre sempre più forte degli avversari e battere Milinkovic-Savic, per la prima volta. E si vede che Dan era in serata: la maggior parte dei pericoli parte dai suoi piedi. Lo vede anche Vincenzo Italiano: è l’allenatore dei Rossoblù a indicare lui come rigorista, e lo svizzero non lo tradisce. Doppietta, che poteva essere anche tripletta, con un pallonetto fino di pochissimo a lato. Poco male: sarà Castro, pochi minuti dopo, a non rendere vana, per nulla, la sua doppietta e il suo più che meritato premio di man of the match.
Come dimostrare di essere decisivi
La risposta, forse non richiesta, è arrivata forte e chiaro. E Dan Ndoye, in questo Bologna-Torino, ha dimostrato a chiunque come essere decisivo. Si, perché questo, tutto questo, è nelle sue corde. E lo dice anche lui nell’intervista post-partita, dove gli ricordano di essere arrivato già a 5 gol: è migliorato dove sapeva di poterlo fare. E può farlo ancora di più, diciamo noi, immaginando il suo pensiero. Perché quando Dan è questo, è praticamente imprendibile: sta a lui decidere quando esserlo.
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