Seguici su

Bologna FC

Bologna, Sartori a ruota libera sul calciomercato: «Nessuna offerta shock». E su Immobile scherza: «Abbiamo presto tre immobili…»

Il dirigente rossoblù chiarisce le complessità della campagna acquisti del club felsineo: proposte per i top, clausole, budget limitato e mosse last minute. Nessuna offerta shock, ma occhi aperti

Pubblicato

il

Giovanni Sartori intervistato da Ètv a Rimini sul calciomercato del Bologna
Giovanni Sartori intervistato da Ètv a Rimini sul calciomercato del Bologna (© Facebook Ètv)

Ieri, al Grand Hotel di Rimini, si è aperta ufficialmente la sessione estiva del mercato. Alla serata romagnola erano presenti tanti dirigenti, tra cui il responsabile dell’area tecnica del Bologna Giovanni Sartori che, intervistato da Ètv, ha parlato diffusamente anche di calciomercato.

Terzo calciomercato estivo a Bologna: è il più difficile?
«Tutti anno tutti avuto e hanno tuttora difficoltà diverse. È impossibile non avere difficoltà perché ci sono tanti problemi nella gestione di una campagna acquisti e cessioni. Perché c’è chi vuole andar via che magari noi vogliamo tenere, e poi c’è chi invece vuole andare via e chi invece noi vogliamo dar via, ma vuole restare. Per cui le difficoltà ci sono sempre. Quest’anno sono difficoltà legate più che altro alle richieste di squadre importanti per i nostri giocatori. La nostra difficoltà maggiore è andare a sostituirli perché costano di più di quello che noi prenderemmo qualora dovessimo vendere. Allora, siamo immobili, siamo fermi. Sembra non si lavori, ma lavoriamo e cerchiamo di avere idee giuste».

Immobili… Un assist…
«Immobili è il plurale di…? Immobile. Abbiamo preso il fratellino, il figlio, tre immobili…».

Ci sono state delle offerte shock?
«No, non ci sono offerte shock. Ne abbiamo ricevuto, ma non le abbiamo accettate. Per cui non erano shock»

Quindi il Bologna potrebbe anche restate così?
«No, questo non posso dirlo. Dobbiamo valutare tutto quello che offre il mercato. Fino al 10 di luglio c’è la clausola di Lucumí. Da quel momento in poi avremo le idee un po’ più chiare anche su di lui. In questo momento non mi sento di dire che resteremo così, perché se arriva l’offerta giusta… Ma deve arrivare, come l’anno scorso è arrivata per Calafiori, mentre per Zirkzee c’era la clausola. Secondo me, è giusto che il Bologna venda. Dobbiamo poi essere bravi a sostituirli».

L’Atalanta che vediamo oggi è diversa da quella che ha lasciato Sartori. Tanti big del passato come Freuler che è a Bologna o Gosens alla Fiorentina sono stati venduti. Non c’erano incedibili. È così che si costruisce, cedendo?
«L’Atalanta ha costruito le sue fortune sulle cessioni. Il comandamento numero uno era vendere per rinforzarsi. E abbiamo sempre venduto. A differenza di tutte le altre squadre, però, l’Atalanta ha una fortuna in più: vende i giocatori del settore giovanile per rinforzare la prima squadra. Questo in Italia non lo fa nessuno e all’estero in pochissimi forse la AZ. Se guardiamo i loro movimenti, vendono i giovani per rinforzare la prima squadra».

Sembra un calciomercato lento, non solo per il Bologna ma in generale: è una di quelle campagne che potrebbero svilupparsi negli ultimi giorni o Sartori si immagina già un Bologna fatto e finito a Valles?
«La volontà di tutti è dare all’allenatore una squadra già pronta. Ma nel calcio è un’utopia. Considerate che la squadra più forte, quella di due anni fa, il secondo anno di Thiago, è stata costruita con i pezzi migliori acquistati dal 25 agosto al 1° settembre… A volte conviene aspettare poi se si riesce a dare all’allenatore i giocatori prima è meglio. Ma non possiamo deciderlo noi quello che offre giornalmente il mercato».

Da metà agosto in poi ci sono delle occasioni di giocatori che magari in questa fase del mercato non puoi prendere. Magari aspettando il domino…
«Due anni fa noi siamo stati dietro a Christensen e Ndoye per un mese e mezzo poi li abbiamo presi a metà agosto. Saelemaekers l’avevamo chiesto a giugno e ci hanno detto di no. Invece poi il 25 agosto ci chiama il Milan per offrircelo. Può succedere di tutto nel mercato. A volte è folle e bisogna essere bravi a cogliere l’occasione».

Ci sono però dei parametri di ingaggio che il Bologna, pur avendo raggiunto una dimensione europea, non può sforare. Vedi Immobile.
«Non solo è la sostenibilità che è giusto mantenere. C’è anche l’equilibrio dello spogliatoio dove bisogna avere dei parametri e oltre quelli non bisogna andare. È giusto per un equilibrio interno».

Il calciomercato apre ufficialmente domani, il primo annuncio del Bologna quando arriverà?
«Speriamo presto, ma non prestissimo. Lavoriamo per consegnare a Vincenzo la quei due o tre acquisti che andrebbero a completare la rosa».

Sartori e Italiano: vi sentite tutti i giorni in ottica calciomercato, magari il mister ha parlato con i giocatori più ambiti del Bologna, con Beukema per esempio?
«Ci sentiamo ma non così spesso come pensate. Quando c’è qualcosa di urgente mi chiama e viceversa. Non credo che abbia parlato con i nostri giocatori più chiacchierati. Condividiamo invece quelli con cui tratteremo in entrata più che in uscita. Detto questo, salutiamo tutti i bolognesi, tifosi del Bologna e forza Bologna!».

Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *