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Bologna, +51,6%: quando l’apprezzamento si costruisce sul campo

Con un +51,6% di rivalutazione, il Bologna è tra le rose più apprezzate della Serie A. Ecco cosa c’è dietro questo dato.

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Vincenzo Italiano e Joey Saputo (© Damiano Fiorentini)
Vincenzo Italiano e Joey Saputo (© Damiano Fiorentini)

C’è un numero che riassume un po’ il lavoro fatto dal Bologna negli ultimi anni: +51,6%. È la percentuale di apprezzamento della rosa rossoblù, ovvero quanto il valore dei giocatori attualmente in rosa è cresciuto rispetto a quanto è stato speso per acquistarli. Un indicatore che non fotografa solo l’abilità nel mercato, ma racconta una filosofia, una traiettoria che si è affermata passo dopo passo.

Calciomercato Bologna: il valore che si sa costruire

Il dato, fornito da Transfermarkt, è di per sé impressionante: il Bologna ha speso circa 138 milioni di euro per costruire l’attuale rosa, oggi valutata oltre 286 milioni (valore che avrete modo di approfondire nel prossimo articolo). Questo significa che ogni euro investito ha generato più del doppio in valore. E non si tratta di una crescita gonfiata o valutazioni artificiali: è il riflesso diretto del rendimento dei giocatori in campo, dell’età media bassa, del potenziale espresso e — soprattutto — della competitività raggiunta.

Sartori sul pullman per la BFC Parade 2025 (© Bologna FC 1909) calciomercato

Sartori sul pullman per la BFC Parade 2025 (© Bologna FC 1909) calciomercato

Il Bologna non ha comprato nomi, ma ha costruito profili. Ha scommesso sui giovani, su calciatori in cerca di rilancio, su figure magari poco conosciute ma funzionali a un’idea di gioco ben precisa. Vincenzo Italiano ha dato senso a questo mosaico, ma la cornice è stata disegnata prima, nella stanza della dirigenza. Giovanni Sartori ha fatto quello che sa fare meglio: trasformare il mercato in un terreno di sviluppo, non solo di consumo.

Big che spendono, non sempre rendono

Quel 51,6% non è quindi solo una performance finanziaria, è il simbolo di una cultura tecnica. Significa che il Bologna non ha solo vinto sul campo, ma ha creato valore sostenibile, e lo ha fatto senza mai uscire dai binari del progetto. Mentre altri club faticano a far quadrare i conti, costretti a inseguire le prestazioni con operazioni sempre più imponenti, il Bologna cresce in modo organico, creando una rosa che può e sa reggere il confronto anche con le big del campionato.

È anche un dato che pone il club sul radar del calcio europeo. Le società internazionali guardano con attenzione alle realtà capaci di valorizzare talento e farlo rendere. E questa percentuale, che colloca il Bologna tra le squadre con il maggior apprezzamento di tutta la Serie A — al pari di Lazio, Fiorentina e addirittura dell’Inter — è un biglietto da visita importante, ma soprattutto ben visibile.

Oggi quel numero ha un significato molto chiaro. Il Bologna sa cosa significa valorizzare, e presto scopriremo quali saranno le prossime mosse intelligenti del suo calciomercato estivo.

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