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Bologna FCEuropa League

Bologna, una vittoria da giganti

Sotta la pioggia e con una rosa ridotta, il Bologna ribalta il Celta e porta a casa tre punti enormi, mostrando solidità, carattere e superiorità tecnica.

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Celta Vigo-Bologna 1-2 (© Bologna FC 1909)
Celta Vigo-Bologna 1-2 (© Bologna FC 1909)

Contro un Celta che appariva meno in difficoltà sulla carta, il Bologna ha trasformato una serata complicata in una prova di maturità assoluta. Nonostante le assenza, i rossoblù hanno dominato il match, ribaltato lo svantaggio e conquistato tre punti che pesano tantissimo nella corsa playoff.

Emergenza che esalta

Alla fine, ad essere davvero in affanno di soluzioni era il Celta, nonostante sulla carta la situazione sembrasse più complessa per il Bologna. Eppure la squadra rossoblù ha dimostrato, ancora una volta, quanto sappia diventare più solida proprio quando le difficoltà sembrano invitarla al passo falso. Perché chiamarla “favorita”, come era successo contro la Cremonese, se è proprio nelle situazioni complicate che questa squadra dà il meglio?

In un match che sembrava scritto per crollare sotto un diluvio atlantico pieno di alibi pronti da usare, il Bologna ha invece dominato dal primo all’ultimo minuto, imponendosi in rimonta sull’unica vera disattenzione difensiva e sull’unica azione degna degli spagnoli. Una vittoria da grande squadra, una di quelle che quasi blindano i playoff e addirittura riaprono il discorso qualificazione diretta tra le prime otto. Tre punti enormi, soprattutto considerando le premesse, spazzate via da un atteggiamento sicuro e coraggioso fin dal primo pallone giocato.

Una prestazione che, nonostante l’emergenza, non perde ritmo

La prestazione è stata impressionante: personalità, corsa, compattezza. Tutto il collettivo ha risposto presente, ed è stato premiato da un Bernardeschi che, pur partendo sottotono, ha saputo trasformarsi nel vero trascinatore con una doppietta da leader – e aggiungendo anche l’assist per il momentaneo 1-1 poi annullato per un fuorigioco talmente minimo da sembrare misurato con la precisione di un calibro.

Federico Bernardeschi (© Bologna FC 1909)

Federico Bernardeschi (© Bologna FC 1909)

Ci si preoccupava soprattutto per la difesa messa insieme in emergenza, ma nel primo tempo il Bologna aveva sofferto più gli errori dell’attacco, paradossalmente mai così al completo. L’unico scivolone vero – letterale e figurato – è arrivato quando Lykogiannis è finito a terra nella sua posizione naturale di terzino, non in quella di centrale improvvisato dove per il resto aveva giocato con ordine e tranquillità.

Un dominio costruito da subito

Così com’era successo a Bucarest, il Bologna è andato a imporre il suo calcio fuori casa dal primo minuto a un avversario che si è ristretto immediatamente, assumendo un atteggiamento quasi da provinciale e accettando il ruolo di chi deve solo aspettare e sperare.

Nel primo tempo i rossoblù hanno avuto un possesso del 62% e creato tre occasioni limpide: due con Castro – davvero incredibili da fallire – e una con Rowe. Nove tiri contro uno solo del Calta. Il vantaggio, che sarebbe stato meritatissimo, viene soltanto rinviato alla ripresa.

E adesso? Non c’è tempo per festeggiare: domenica al Dall’Ara arriva la Juventus, che qui non perde da 26 anni. L’unico Bologna capace di batterla apparteneva a un’altra era. Ma anche stavolta i rossoblù sono considerati sfavoriti… giusto? 

Fonte: La Repubblica, Emilio Marrese 

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