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Champions League

Come gioca il Borussia Dortmund di Nuri Sahin?

Il focus tattico sulla formazione giallonera, allenata dall’ex centrocampista della Nazionale turca, in vista della sfida di Champions League contro il Bologna questa sera al Dall’Ara.

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Bologna-Borussia Dortmund, Champions League
(© 1000 Cuori Rossoblù)

Serata di Gala al Dall’Ara oggi. Nell’impianto bolognese arriva il Borussia Dortmund, una delle big europee, allenato da Nuri Sahin. L’ex centrocampista turco, naturalizzato tedesco, ha preso le redini della squadra in estate dopo le dimissioni di Edin Terzic.

Un cambio di guida tecnica imprevedibile dopo la passata stagione, in cui la squadra tedesca pur terminando solamente quinta in Bundesliga aveva conquistato la finale di Champions League, perdendo poi contro il Real Madrid. Dall’ex tecnico, di cui Nuri Sahin è stato collaboratore stretto, il Borussia Dortmund 2024/25 ha ereditato la struttura tattica, ma anche tanti difetti.

Modulo e atteggiamento del Borussia Dortmund di Nuri Sahin

Il Borussia è ripartito in questa stagione con uno schieramento 4-2-3-1, ereditata appunto dalla gestione precedente. Sahin, a differenza di Terzic, preferisce dominare il gioco col possesso palla e la costruzione dell’azione dal basso. Idea di gioco portata immediatamente all’estremo dalla formazione giallonera, che ha subito dato risultati altalenanti da parte della della Ruhr.

Tanta qualità offensiva, quanta fragilità difensiva

Nelle ultime settimane, il Borussia Dortmund ha subito sempre più reti e potenziali azioni offensive, e Sahin ha provato a porre rimedio ai problemi. Nell’ultima partita, contro l’Eintracht di Francoforte, l’ex centrocampista proprio di Borussia e Real ha inserito un difensore centrale in più e tolto un trequartista e passando al 3-4-2-1. L’esito è stato comunque negativo, con la squadra che ha perso le distanze e anche gli automatismi della costruzione dal basso.

Alle problematiche legate all’altezza del baricentro della squadra (spesso con la difesa a centrocampo, poco preparata sulle marcature preventive) si sono aggiunte le difficoltà nella costruzione. Il Borussia ha regalato tanti palloni molto pericolosi in uscita dalla difesa. Ma non solo, tante volte è stato colto di sorpresa dai lanci lunghi a scavalcare la difesa e dalla pressione avversaria, facendosi trovare spesso sguarnita nella transizione negativa.

Attenzione però, tanta fragilità difensiva è comunque in parte bilanciata dalla qualità degli uomini d’attacco e della manovra offensiva. La squadra di Sahin sa dialogare molto bene negli spazi stretti con giocatori in grado di riceve bene tra le linee, nonché di giocare molto bene anche l’uno contro uno. Il Bologna dovrà fare attenzione sia sulle fasce che sui corridoi centrali, dove la squadra tedesca è molto abile a muovere il pallone per inserirsi centralmente con scambi rapidi o isolando i suoi uomini di maggiore qualità e velocità nell’uno contro uno.

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