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Champions League

Il difficile percorso del Bologna in Champions League

Il percorso del Bologna in Champions League. Si poteva fare di meglio? I dati dicono di no, o quasi. Il bicchiere è mezzo pieno

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Pallone Champions League 2024-25 - Bologna-Dortmund
Pallone Champions League 2024/25 di Bologna-Borussia Dortmund 2-1 (© Damiano Fiorentini / 1000 Cuori Rossoblù)

L’avventura in Champions League è finita, almeno per ora, e con i dati in nostro possesso possiamo cercare di ragionare su come sia andata, al di là delle emozioni e della singola partita. Il Bologna è davvero uscito a testa alta e non poteva fare di più? I dati suggeriscono che sia davvero così, o quasi.

Partiamo dando un’occhiata alle formazioni che hanno apparentemente tradito le aspettative: Lipsia, Manchester City, Paris Saint Germain sono le tre formazioni che probabilmente hanno faticato più del previsto. Inserite tutte e tre in prima fascia, i tedeschi non si sono qualificati per la seconda fase, gli inglesi lo hanno fatto all’ultima gara e i francesi alla penultima, approdando agli spareggi.

In seconda battuta, unica formazione della seconda fascia a non approdare alla seconda fase, anche lo Shakhtar Donetsk ha sicuramente fallito il proprio obiettivo. Questa è la sola formazione che hanno affrontato i rossoblù ad aver tradito le aspettative.

Gli avversari del Bologna in Champions League: fasce e classifica finale

A inizio competizione, gli avversari del Bologna erano quasi tutti tra le prime, ma dopo otto partite? Dopo otto partite la situazione si è un po’ stabilizzata e alcune formazioni si sono ridimensionate, ma la realtà che sette su otto hanno fatto quanto previsto, o ancora meglio.

Rivali Bologna Champions 2024-25 - Gazzetta dello Sport

Rivali Bologna Champions 2024-25 (© Gazzetta dello Sport)

Tra le otto formazioni che il Bologna ha affrontato, ce ne sono ben tre che sono approdate direttamente agli ottavi: Liverpool, Lille e Aston Villa. Con il Liverpool che si è classificato primo e con i francesi e i Villains unici a qualificarsi direttamente agli ottavi tra le formazioni di terza e quarta fascia.

Per altro, le sole formazioni di quarta fascia a superare la fase iniziale di Champions League sono state tre: Aston Villa, Brest e Monaco. Due su tre, affrontate dai rossoblù. Andando avanti, vediamo che delle otto formazioni affrontate dal Bologna, solo lo Shakhtar Donetsk (di seconda fascia per altro) non è passato al turno successivo. Quindi, su otto sfidanti, sette sono passate e una sola no.

E tutto sommato, il Bologna ha messo alle proprie spalle quattro delle otto formazioni inserite nella sua medesima fascia, e due delle quattro finitegli davanti, si sono qualificate alla fase successiva, dimostrandosi assolutamente di valore superiore al gruppo in cui erano state inserite.

Fasce Champions League 2024-25

Fasce Champions League 2024-25 (© UEFA)

Le altre italiane sono state più brave del Bologna?

Vogliamo fare dei paragoni con le altre italiane? Certamente sono state più brave, visto che hanno passato il turno, ma la loro miglior posizione nelle fasce e i sorteggi le hanno anche aiutate o no? Vediamo squadra per squadra.

  • Atalanta: I bergamaschi (fascia 2) hanno incontrato ben quattro squadre che non sono approdate alla seconda fase, contro una sola del Bologna. Due che sono passate dirette agli ottavi e due che sono qualificate per gli spareggi.
  • Inter: Anche i nerazzuri di Milano (fascia 1) hanno incontrato quattro squadre che sono eliminate. In più hanno trovato sulla propria strada Lipsia e Manchester City, due delle tre straniere che hanno “steccato” maggiormente. E hanno incontrato due formazioni che sono passate dirette agli ottavi.
  • Juventus: La tanto vituperata Juventus (fascia 2), ha avuto sulla sua strada parecchie formazioni in comune col Bologna, tra cui le “sorprese” Aston Villa e Lille. E alla fine, due formazioni contro cui hanno giocato non hanno passato la prima fase e due hanno invece raggiunto subito gli ottavi. E quattro sono state eliminate.
  • Milan: E infine, anche il Milan (fascia 2), ha avuto quattro rivali che non sono approdate alla parte finale, e solo due qualificate direttamente agli ottavi.

In poche parole, a giochi fatti, solo il Bologna ha giocato contro 7 qualificate su 8 e solo il Bologna ha giocato contro 3 che sono passate direttamente agli ottavi. Qualcuno potrebbe malignamente suggerire che siano stati i rossoblù a complicarsi la vita non essendo attrezzati per la Champions League. Se non bastasse quanto già detto altri dati ci aiutano a smantellare questa tesi.

I punti degli avversari: il percorso del Bologna in Champions League

Ci sono un paio di dati che aiutano parzialmente a capire se una formazione, oltre a propri limiti, ha avuto un sorteggio fortunato o meno.

Iniziamo col primo. Partendo dai 21 punti realizzati dal Liverpool e arrivando allo zero messo a referto per Slovan Bratislava e Young Boys, la media punti realizzati dopo otto partite è di 11,5.

Il Bologna si trova colpevolmente sotto a questa quota, con quasi la metà dei punti realizzati. E questo non è un bene. Ma a parte lo Shakhtar le altre formazioni affrontate sono state o in media (lo Sporting è arrivato a 11) oppure sopra la media (tutte le altre hanno fatto almeno 13 punti). Questo vuol dire, che le formazioni che hanno affrontato il Bologna, non hanno fatto punti solo contro il Bologna.

Ma ancora meglio, questo concetto, è spiegato dalla tabella compilata dalla pagina Facebook Sciabolata Morbida di Francesco Pagani, che riprende come fonte i numeri forniti da DataScout. Che è il secondo e più interessante dato.

Aggregato punti avversarie Champions League 2024-25 (Sciabolata Morbida / DataScout)

Aggregato punti avversarie Champions League 2024-25 (© Sciabolata Morbida / DataScout)

Come vedete, il Bologna ha fatto 6 punti, ed ha giocato contro formazioni che ne hanno ottenuti in totale 112 punti. Certo, se i rossoblù avessero vinto con la formazione ucraina o pareggiato col Monaco, due risultati assolutamente possibili, la situazione non sarebbe cambiata. E lo vedremo più avanti.

Come detto, 11,5 punti è il punteggio medio ottenuto dalle squadre di questa Champions, se lo moltiplichiamo per le otto formazioni incontrate, si ottiene 92 punti. Quindi, una formazione che avesse incontrato otto formazioni “medie”, dovrebbe avere 92 come punteggio aggregato degli avversari affrontati.

Il Bologna, invece, in quella voce ha 112. Solo il Lipsia ha avuto un dato peggiore. Non a caso, anche Francesco Pagani, nel post in cui condivide quella classifica, parla del Bologna come «unico club pesantemente “penalizzato” dagli incroci che gli sono capitati in sorte», parlando di quelli italiani. Più avanti, torneremo proprio su questo punto.

Chiaramente, guardando quali squadre hanno giocato con formazioni che hanno fatto più punti, vediamo che tra le dodici che non sono andate avanti, nove hanno giocato con formazioni che hanno fatto più di 92 punti aggregati, mentre tra le ventiquattro che hanno passato il turno, in otto hanno giocato conformazioni che hanno fatto più di 92 punti. L’incidenza è chiaramente più elevata a fondo classifica.

É solo demerito del Bologna e delle formazioni di coda?

Che le formazioni nelle ultime posizioni abbiano un aggregato di punti delle squadre contro cui hanno giocato mediamente più altro è normale; più punti fai, meno ne concedi agli avversari. Ma il contributo di ogni squadra ai punti aggregati dei rivali è comunque di 1/8 del totale. Non di più, non di meno. E a meno di essere agli estremi della classifica, laddove si abbiano 0 punti o 19/21, la propria incidenza scende ulteriormente nel totale.

E infatti, il Lille, una delle grandi sorprese, ha fatto 16 punti pur avendo un aggregato di 102 delle sue rivali. Il Real Madrid, al contrario è rimasto staccato dal Liverpool di tre punti nonostante abbia registrato un aggregato di 68 punti, ben venti in meno degli inglesi. Gli spagnoli hanno teoricamente avuto un calendario più semplice ma non l’hanno sfruttato.

É quindi un dato oggettivo, se mai non fosse ancora stato chiaro, che la Champions League del Bologna non è assolutamente andata male.

I rossoblù avevano una formazione meno performante di molte altre e Italiano ha dovuto pagare uno scotto iniziale prima di avere una squadra fatta a sua immagine, questo è vero, ma i dati parlano chiaro: il percorso era parecchio difficile.

Riccardo Orsolini durante Liverpool-Bologna (© Bologna Fc 1909)

Riccardo Orsolini durante Liverpool-Bologna (Fonte: Bologna Fc 1909)

Ancora un paragone tra il percorso del Bologna e delle altre italiane in Champions League

Prendiamo di nuovo il paragone con le altre italiane e guardiamo l’aggregato dei punti delle formazioni affrontate dalle altre squadre della Serie A.

L’Inter, 4° classificata con 19 punti, ha subito un aggregato di 72 punti. Hanno giocato con formazioni che hanno realizzato in totale 40 punti in meno rispetto a quelle incontrate dal Bologna. Quaranta punti in otto giornate. Vuol dire che le formazioni incontrate dai rossoblù hanno fatto 5 punti a giornata in più di quelle dell’Inter (0,6 punti a partita in più). Non è poco, se ci pensate. E va oltre al proprio valore sul campo.

L’Atalanta e il Milan hanno avuto rispettivamente un aggregato di 88 e 83 punti. Ventiquattro e ventinove in meno del Bologna.  E tutte e tre le formazioni citate, sono abbondantemente sotto la media dei 92 punti di aggregato. La Juventus è la sola che ha un aggregato maggiore della media, ma arriva a 94. Rispetto ai 112 del Bologna, ci sono comunque diciotto punti di differenza.

What If? Avremmo potuto fare meglio? Purtroppo non a livello sportivo.

Pensate anche a questo: se il Bologna avesse vinto contro lo Shakhtar e pareggiato con il Monaco, sarebbe stato comunque fuori dalla seconda fase della Champions League (avrebbe fatto 9 punti) ma avrebbe comunque giocato con squadre che avrebbero ottenuto un aggregato di 108 punti.

Sarebbe solo cambiato l’incasso societario, un dettaglio non secondario, ma che non modifica la cifra sportiva. Nonostante il maggior numero di punti ipotizzati, il Bologna sarebbe comunque stato eliminato e rimarrebbe ancora quello con l’aggregato più alto rispetto a tutte le altre italiane. E non di poco.

In ultima analisi, insomma, non solo il Bologna è uscito a testa alta da campi storici come Anfield e il Da Luz, non solo ha battuto il Borussia Dortmund e giocato sempre il proprio calcio, ma lo ha fatto nelle condizioni peggiori possibili.

Dati alla mano, il Bologna ha giocato contro squadre che hanno fatto molti, molti più punti rispetto a quelle che hanno affrontato le altre italiane (e non solo). In termini assoluti, solo il Lipsia ha giocato contro formazioni che hanno fatto un maggior numero aggregato di punti totali.

I dati, quindi, evidenziano che il Bologna e i suoi tifosi fanno bene a ritenere il bicchiere mezzo pieno. Il sorteggio non è stato affatto fortunato per i rossoblù.

Italiano post Bologna-Borussia Dortmund

Italiano festeggia la vittoria in Bologna-Borussia Dortmund 2-1 (© Damiano Fiorentini / 1000 Cuori Rossoblù)

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