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CorBo – Nazionale: 50 sfumature di azzurro-rossoblù – 11 nov

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Giaccherini è solo l’ultimo dei tanti bolognesi al servizio della nazionale. Il penultimo era stato, neanche a dirlo, Alessandro Diamanti: era il 30 giugno di due anni fa e l’Italia pareggiava 2a2 con la Celeste per poi vincere ai rigori, e uno di quei due gol portava la firma proprio di Alino, ancora ultimo tra l’altro dei giocatori rossoblù a contribuire attivamente alle segnature in maglia azzurra. Il primo ad indossarla quella maglia era stato invece Emilio Baldini, che nell’agosto 1920 (quasi un secolo fa) aveva preso parte al primo incontro del torneo di consolazione alle Olimpiadi di Anversa. A dirla tutta segnò anche il gol che decise la gara contro la Norvegia e qualificò l’Italia alla finale poi persa con la Spagna, ma questa è un’altra storia. Così come altre storie felici per il connubio nazionale-Bologna ne potremmo raccontare a decine: potremmo parlare di quell’Angelo Schiavio, il centravanti perfetto dell’Italia, che negli anni 30 vinceva tutto più volte: dribbling perfetto, corsa, forza fisica, destro e sinistro da manuale, Schiavio era la punta di diamante di quella lontana Italia. Gonfiò la rete 15 volte indossando la casacca azzurra.  O potremmo dilungarci sugli elementi di un Bologna passato alla storia da vincente, quello di Bulgarelli e compagni: come dimenticare l’eterno Giacomo, indimenticato capitano rossoblù che spese una carriera per i nostri colori. Primatista in presenze tra i giocatori rossoblù in nazionale, vinse anche l’Europeo del 1968. Potremmo nominare William Negri, altro giocatore e portiere storico per i felsinei, o Biavati che con i colori azzurri addosso vinse un mondiale. È sicuramente tutta storia di un passato lontano in cui il Bologna soleva stanziare nei piani alti del nostro campionato e forniva periodicamente alla nazionale calciatori che esportavano il buon nome rossoblù in giro per il mondo. Altri tempi, certo, indimenticati e indimenticabili ai cuori della tifoseria bolognese, in primis ma non solo. Ma veliamo i sentimenti e torniamo ai nostri giorni. Già, perchè di tempo ne è passato da quegli anni d’oro per il Bologna e di campioni dal capoluogo emiliani ne son passati: come non annoverare tra il cesto dei ricordi rossoblù in nazionale quel Roberto Baggio che, anche se per una sola stagione, deliziò nel 97-98 i tifosi di fede rossoblù? O ancora in tempi più recenti, quell’Alberto Gilardino che già prima di approdare alla società di via Casteldebole aveva già aggiunto nel proprio palmarès il mondiale tedesco del 2006? Ecco, la storia ci insegna che la tradizione bolognese in “salsa azzurra” è bella e consolidata, e Giaccherini è solo l’ultimo tra i tanti rossoblù al servizio della maglia azzurra. Notizie confortanti arrivano anche dall’undei 21 di Gigi Di Biagio, che ha convocato i due promettenti terzini Masina e Ferrari. Chissà che in futuro possano fare anche loro il salto in nazionale maggiore, per consolidare ancora una volta il legame Bologna-Italia nato in quel lontano 1920 con Baldini e che sembra non volersi più fermare.

(foto Football-please.com)

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