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Corriere di Bologna – Van Hoijdonk si rivela: “La mia natura è segnare” 

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Il Resto del Carlino

Il neo attaccante rossoblu, arrivato a Bologna insieme al padre Pierre, centravanti della nazione olandese tra gli anni ’90 e inizio 2000 e capocannoniere della Champions League del 2001 con il Feyenoord, firmerà quest’oggi un quadriennale da 400.000 euro netti a stagione. 

Il classe 2000 ha cominciato a muovere i primi passi all’interno del calcio professionistico nel VV Beek Voruit, per poi approdare al Nac Breda, squadra dove egli dimostrerà di aver ereditato a pieno i geni paterni grazie ai suoi 22 gol tra campionato e playoff in Eerste Divisie(Serie B olandese). 

Come riporta Alessandro Mossini, l’exploit dell’ultimo anno ha portato il giovane olandese alla decisione di lasciare la propria terra natia da svincolato (primo contratto professionistico triennale nel 2018). 

Sembrava a un passo dall’Udinese, ma all’ultimo è arrivato l’inserimento del Bologna e chissà che non possa indossare proprio la maglia numero 17, che ha portato tanta fortuna al padre. 

Alto 1,90, dotato di una notevole fisicità e abituato a giocare da prima punta, nelle sedute di allenamento Sydney ha rubato due “piccoli” segreti di papà Pierre: il primo è quello da kicker sui calci di punizione, mentre il secondo è quello della furbizia in area di rigore.
Questo sarà un ambito che toccherà da vicino mister Siniša Mihajlović, che avrà il compito di porre sull’attenti il giovane olandese, poiché il divario tra Eerste Divisie e Serie A è notevolmente ampio, anche se la voglia e la determinazione sicuramente non mancano al classe 2000.
In un’intervista rilasciata in Olanda, Sydney racconta come il proprio sogno sia quello di giocare in Inghilterra, anche se l’Italia è un’altra meta gradita e ricca di spunti e possibilità.
Chissà se proprio il nostro campionato, nel quale il padre Pierre non è mai riuscito ad approdare, sarà la rampa di lancio per questo giovane e promettente attaccante.

 

 

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