Quando la differenza non si fa solo in campo

Gli anni passano per tutti, anche per chi per quasi vent’anni ha fatto del calcio il proprio lavoro. Già, perchè non tutti sono Modric, e quando la carta d’identità inizia a far sentire il proprio peso non è sempre facile riuscire ad accettarlo. La differenza tra il calciatore e l’uomo, però, sta proprio qui, nell’accettare che ormai è il momento di passare lo “scettro del protagonista” ad altri e che ora è arrivato il momento di aiutare la squadra in un modo diverso, non più solamente in campo. Un ruolo nuovo, insomma, che nella rinascita del nuovo Bologna europeo, però, ha trovato un forte portavoce: Lorenzo De Silvestri.

Lorenzo De Silvestri (© Bologna FC 1909)

Lollo De Silvestri, “sindaco” non a caso

Perchè Lorenzo De Silvestri a Bologna viene chiamato sindaco? Beh, le motivazioni sono tante, è da tanti anni che è in Emilia, ormai è un leader della squadra, ma soprattutto è entrato in simbiosi perfetta con la città. Non è il solito “spocchioso calciatore” che non si fa vedere ed ama darsi arie, ma è una persona come le altre, passeggia per la città, ama perdersi tra i suoi vicoli e, soprattutto, cerca di trasmettere questo suo amore viscerale anche ai suoi nuovi compagni.

«Quando uno arriva dall’estero ha bisogno di sentirsi un po’ nella sua comfort zone subito. Io non faccio altro che dare una mano, lo inserisco nel gruppo Whatsapp, mi metto a disposizione, cerco di fargli conoscere i posti di Bologna dove ci si può sentire più a casa.» Aiutare gli altri, in modo che questi a loro volta possano aiutare la squadra. Insomma, farli sentire fin da subito a casa, parte di un gruppo che rema insieme verso una direzione unica. È questo il ruolo tutto nuovo di Lorenzo De Silvestri, che ora, oltre a calciatore e sindaco, è anche Welcome Manager.

«È una figura che secondo me sempre più società dovrebbero inserire, perchè aiuta i ragazzi nuovi . Se uno che viene da fuori sente la città sua fin da subito poi ha un attaccamento maggiore al club e performa anche meglio. In queste ultime due stagioni ha funzionato, poi ovviamente c’è anche la qualità del giocatore, però il valore umano è importantissimo all’interno di un gruppo».

Jens Odgaard (© Bologna FC 1909)

Bernardeschi, solo l’ultimo di una grande serie

Ai microfoni di Cronache di Spogliatoio, anche Federico Bernardeschi, uno degli ultimi arrivati in casa Bologna, ha apprezzato il ruolo svolto da Lollo. «Quando sono arrivato a Toronto avevo il team manager che mi dava una mano. Però, sai, lo vedi sempre come una figura societaria. Quando invece è un tuo compagno che ti fa ambientare, ti fa entrare subito nei meccanismi della squadra, dello spogliatoio, ti coinvolge, ti dice dove andare a cena fuori, organizza eventi per fare gruppo tutti insieme. Ecco, questo poi te lo ritrovi in campo e ti integra subito in una famiglia in cui ti senti subito a tuo agio. In questo il Sindaco di Bologna è forte (ride, ndr.)»

Fonte: Cronache di Spogliatoio, Instagram

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