Bologna FC
Il Grillo Pensante – Sulla strada verso il “vero” Bologna
Il Bologna di Vincenzo Italiano inizia a mostrare sprazzi del gioco brillante ammirato nella scorsa stagione, purtroppo intervallate da fasi ancora troppo confusionarie. Ma è un film già visto.
«Cresceremo tutti, come singoli e come gruppo, troveremo soluzioni per essere completi, finora andiamo solo a folate». È un Vincenzo lucido e pragmatico quello che si presenta alla stampa nel dopo partita di Bologna-Friburgo.
Non nasconde il suo disappunto per il risultato, confidava nel bottino pieno tra le mura amiche, ma è un pareggio che quantomeno muove la classifica. I tedeschi si sono dimostrati coriacei, scorbutici, peccato solo non essere riusciti a conservare il vantaggio conquistato con la rete del solito Orsonaldo. Un punto di riferimento ancora solido rispetto alla passata stagione in effetti c’è, l’ala marchigiana ha ripreso esattamente da dove aveva lasciato: dalla via del gol.
Un film già visto: rodaggio iniziale simile, anzi meglio, rispetto alla scorsa stagione
«Lo scorso anno, nello stesso periodo, eravamo messi peggio. Davanti a noi ci sono solo margini di crescita». Ed in effetti è vero. Il Bologna, dopo 5 giornate di campionato, aveva racimolato appena 6 punti contro i 7 contemplati nella situazione attuale. Peraltro, è vero che un anno fa era stata incassata una sola sconfitta (3-0 a Napoli alla seconda giornata) ma i due pareggi interni con Udinese ed Empoli avevano lasciato un certo retrogusto amaro. Corretto considerare che Italiano era appena sbarcato sotto le Due Torri e che la squadra era orfana dei partenti Zirkzee e Calafiori ma, anche quest’anno, sono stati ceduti due pilastri come Beukema e Ndoye. Alcuni equilibri vanno ripristinati e non si tratta di un automatismo. E nemmeno di una certezza.
In questo inizio stagione la difficoltà sta nel ritrovare il “vero” Bologna
Cercando di osservare i risultati di questo inizio stagione con occhi scollegati dal cuore di tifoso, non si può dire che il bilancio sia propriamente negativo. I successi casalinghi con Como e Genoa erano auspicabili sebbene non scontati, le sconfitte esterne contro Roma e Milan non drammatiche per la caratura degli avversari. Il pareggio di Lecce è invece un amaro brodino, soprattutto per il modo in cui è maturato. Alti e bassi come una nervosa borsa valori. Le preoccupazioni non risiedono però tanto nei tabellini quanto nello svolgimento delle gare. Solo a sprazzi è possibile intravedere il Bologna aggressivo, sincronico ed efficace che ha raggiunto il suo culmine nella conquista della Coppa Italia. Quello che tutti i cuori rossoblù reputano orgogliosamente il “vero” Bologna.
Ottobre mese cruciale per spiccare il volo
Per tornare ad essere impenetrabili in difesa e micidiali nell’area avversaria c’è un mese di ottobre che ammicca maliziosamente a Vincenzo Italiano. Un periodo che diventò il trampolino per spiccare il volo dodici mesi or sono. «Siamo solo al 2 ottobre, c’è tempo per lavorare. Il salto di qualità avviene per step, mai subito». Il calendario appare anche propizio, gli impegni con Pisa, Cagliari e Steaua Bucarest possono rilanciare i rossoblu sia in Italia che in Europa. «Gli allenamenti migliori saranno le partite, fisicamente ci faranno entrare in condizione».
Per affinare le dinamiche di gioco e oliare gli ingranaggi è necessario tanto allenamento ma sono soprattutto le partite ufficiali che plasmano l’identità e la fiducia di una squadra. Il “vero” Bologna è pronto a tornare, magari già col Pisa. Magari occorre un po’ più di pazienza, in ogni caso è cosa buona e giusta concedere fiducia ad un tecnico che l’ha pienamente conquistata sul campo.
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