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Fabio Poli si ricrede: «Avevo torto su Italiano. Ha fatto un lavoro straordinario»
Da scettico a sostenitore: dopo le critiche di inizio stagione, l’ex esterno rossoblù ammette l’errore e fa mea culpa. «Italiano ha trasformato il Bologna in una squadra vera, solida e vincente»

Sei mesi fa, intervistato da Il Resto del Carlino, Fabio Poli non aveva usato mezze misure: «Il gioco di Italiano non mi convince». Oggi l’ex attaccante fa un passo indietro e ammette con onestà: «Quel giudizio era sbagliato. Chiedo scusa a Italiano, ma da tifoso del Bologna sono contentissimo di essermi ricreduto. Mi fa piacere ammettere che mi sbagliavo. Perché questo Bologna merita applausi».
Fabio Poli ritratta su Italiano
L’ex esterno rossoblù, oggi 62enne, non ha aveva fatto mistero del suo pensiero scettico sull’allenatore. Come d’altronde numerosi tifosi, che dopo le prime uscite gridavano alla stagione disastrosa. I suoi commenti sono sempre stati diretti, istintivi, privi di filtri diplomatici. Era così da calciatore, lo è ancora oggi: schietto, autentico. Nella scorsa intervista di novembre aveva espresso riserve sull’impronta data da Vincenzo Italiano al Bologna, lamentando una mancanza di intensità nel pressing, una fase di costruzione poco fluida e un centrocampo spesso bypassato da lanci lunghi. Eppure, aveva lasciato uno spiraglio: «Italiano va aspettato».
Oggi quel tempo ha dato ragione all’allenatore. Non solo per i risultati, culminati con la conquista della Coppa Italia dopo più di cinquant’anni, ma anche per l’identità di gioco ritrovata. «Il Bologna è cresciuto tantissimo e il merito è tutto suo. Ha plasmato una squadra solida e spettacolare in meno tempo di quanto si potesse immaginare».

Italiano e Orsolini nella festa per la città crediti Bologna Fc 1909
Il successo in Coppa Italia che ha cambiato tutto
Un successo figlio anche di una capacità rara: quella di rigenerare la squadra dopo le sconfitte. Come accaduto con il Milan. «Perdere in campionato e poi batterli in finale, con pieno merito, non era affatto semplice. In cinque giorni, Italiano ha saputo toccare le corde giuste, restituendo fiducia al gruppo e modificando alcuni dettagli nella preparazione. Quella vittoria all’Olimpico è stata la sintesi di un lavoro eccellente».
E ora, per i rossoblù, si spalancano di nuovo le porte dell’Europa. Non sarà Champions, ma l’Europa League rappresenta comunque un traguardo prestigioso: «Anche questa è una competizione di altissimo livello. E oggi fare le coppe incide molto di più rispetto ai miei tempi».
Sui singoli e sul rinnovo
Ora che Vincenzo Italiano ha firmato il rinnovo, Poli sottolinea anche la lucidità della scelta: «Ha dimostrato intelligenza. A Bologna ci sono proprietà, dirigenti e una rosa competitiva: il contesto ideale per continuare ad alti livelli».
Poli si è soffermato poi anche sui singoli, a partire da Riccardo Orsolini, che quest’anno ha trovato continuità e gol: «Un gol brutto, Orso, non riesce proprio a farlo. E ne ha fatti tanti, confermandosi un attaccante completo». Una sorpresa è arrivata anche da Ndoye, che ha scoperto un’insospettabile vena realizzativa. «Non credevo potesse segnare così tanto. Ma se anche lui si trasforma in bomber, il merito va di nuovo all’allenatore. Italiano ha fatto un lavoro straordinario».
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