Bologna FC
Federico Bernardeschi, the best is yet to come
Il nuovo 10 del Bologna stringerà tra mani l’emozione dell’Europa League: Federico Bernardeschi, il jolly rossoblù di personalità e talento
Il meglio deve ancora venire: è il motto che alimenta i motori di Federico Bernardeschi, il nuovo numero 10 del Bologna che stringerà tra mani l’emozione dell’Europa League. Il suo nome è comparso ieri nella lista dei convocati per il torneo continentale e la città intera non vede l’ora di poterlo acclamare.
Federico Bernardeschi, un nuovo frontman
Estroso, fantasista, a tratti rocker e tanto leader: la personalità di Federico Bernardeschi è tanto definita quanto forte, una delle caratteristiche che più piace negli spogliatoi di Casteldebole. Il primo giorno al centro tecnico si era presentato così: «Sono una persona adrenalinica, mi piace mettermi piccole pressioni quotidiane nel breve periodo e maggiori ad ampio raggio. Siamo ambiziosi». È di quell’ambizione che il Bologna ha bisogno, ma anche di quella pressione che da valore alle cose. Una ricetta bilanciata di aspirazione e modestia, per creare quella giusta sfrontatezza che la scorsa stagione ha distinto i rossoblù. E se c’è qualcuno che, senza ombra di dubbio, possiede questa sfrontatezza, quello è Federico Bernardeschi.
Federico Bernardeschi nell’amichevole contro la Vis Pesaro (©Bologna FC 1909)
Il nuovo 10 è chi vuoi tu
Il nuovo 10 del Bologna è in realtà qualsiasi numero tu voglia. Può giocare esterno, trequartista, seconda punta: un nuovo e prezioso jolly per Vincenzo Italiano, che dispone di un’arsenale d’attacco di prim’ordine. Non solo con il gruppo, anche con il mister c’è già grande intesa: «Con Italiano ci avevo parlato prima di venire qui: è una persona diretta e onesta ed è stata una componente importante che qui ci fosse lui» aveva detto Bernardeschi. Adesso tocca a lui mettere nelle mani del mister tutta l’esperienza assimilata negli anni, a partire dalla vittoria dell’Europeo. La timidezza europea della scorsa stagione deve essere messa da parte e fare spazio alla sfrontatezza. Perché la vera Champions rossoblù, l’anno scorso, iniziò quando era già finita.
Per questo nuovo viaggio in Europa League serve tutta la personalità di Bernardeschi, ma anche la sua forza. La forza di incaricarsi del numero che ha vestito Roberto Baggio, la forza di rifiutare un reality quando era adolescente, la forza di vincere un’Europeo durante una stagione di sofferenza. In questa Europa League serve Federico Bernardeschi.
(Fonte: Giorgio Burreddu, Gazzetta)
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