Seguici su

Bologna FC

Fussball, bitte – Storie di Bundesliga – Decima giornata

Pubblicato

il

Bundesliga
Storie di Bundesliga

Un caro saluto a tutti,  torniamo a parlare di Storie di Bundesliga (anche se la storia di oggi è particolare). Ma prima il resoconto della decima giornata.

La giornata 10

WERDER BREMA – WOLFSBURG 2-1
28′; Svanberg (WO), 83′; Stage, 90′; Mbangula (WE)
BAYER LEVERKUSEN – HEIDENHEIM 6-0
2′; Schick, 16′ Hoffmann, 22′ Schick, 27′ Poku, 45′ e 53′ Maza
UNION BERLINO – BAYERN MONACO 2-2
27′ Doekhi (U), 38′ Luis Dias (B), 83 Doekhi (U), 90+3′; Kane (B)
HOFFENHEIM – RB LIPSIA 3-1
9′ Diomande (L), 20′ Hajdari, 38′ Lemperle, 79′ Prömel (H)
AMBURGO – BORUSSIA DORTMUND 1-1
64′ Chukwuemeka (B), 90+7′ Königsdorffer (A)
BORUSSIA MÖNCHENGLADBACH – COLONIA 3-1
45+2′ Sander, 61′ Diks rig., 64′ Tabakovic (B), 90+2′ Waldschmidt (C)
FRIBURGO – ST. PAULI 2-1
40′ Suzuki, 50′ Eggestein (F), 69′ Oppie (S)
STOCCARDA – AUGUSTA 3-2
8′; Rieder (A), 18′ Mittelstädt rig. (S), 26′ Massengo (A), 39’e 80′  Undav (S)
EINTRACHT FRANCOFORTE – MAGONZA 1-0
81′ Dôan

CLASSIFICA

Bayern Monaco 27
RB Lipsia 22
Borussia Dortmund, Stoccarda 21
Bayer Leverkusen 20
Hoffenheim 19
Eintracht Francoforte 17
Werder Brema 15
Colonia 14
Friburgo 13
Union Berlino 12
Borussia Mönchengladbach, Amburgo 9
Wolfsburg 8
Augusta, St. Pauli 7
Magonza, Heidenheim 4

Commento

La notizia è che il Bayern non vince, fermato a Berlino dall’Union, ma tra le immediate inseguitrici nessuna ne approfitta: il Lipsia cade in casa dell’Hoffenheim e il Dortmund si fa raggiungere nel recupero dall’Amburgo. Il solo Stoccarda guadagna posizioni aggiudicandosi il derby svevo contro l’Augusta mentre il Bayer Leverkusen maramaldeggia sul derelitto Heidenheim. L’Eintracht Francoforte ha ragione del fanalino di coda Magonza solo nel finale di gara mentre il Werder Brema coglie tre punti preziosi su un Wolfsburg ormai in piena crisi. Crisi che il Gladbach sembra essersi lasciato alle spalle con la vittoria nel Rheinderby contro i cugini del Colonia, mentre il Friburgo naviga in acque tranquille dopo aver superato di misura un St. Pauli che pare proprio non riuscire a trovare la quadra.

Niente Bundesliga oggi: parliamo di finali

Ora che si sa quali sono le finaliste della IX coppa Rimet resta da scegliere l’arbitro.
Gli italiani si oppongono ad un direttore di gara sudamericano e i brasiliani non vogliono saperne di un
europeo.
C’è il buon Yamasaki, peruviano, d’origine giapponese e naturalizzato dalla nazione ospitante. È perfetto.
>No, non si può: ha già diretto l’incredibile semifinale che ha opposto italiani e tedeschi dell’ovest, quella che – non lo si sa ancora – sarà la “partita del secolo”.

Sir Stanley Rous, presidente della FIFA è nel dilemma: le altre federazioni continentali svolgono un ruolo
da comprimarie e il loro livello non è all’altezza di dirigere le due nazionali più forti al mondo.
Chi, allora?
Salta fuori il nome di Rudi Glöckner, impiegato all’ufficio acquisti di una ditta di Lipsia: europeo, sì, ma
“dall’altra parte della cortina”.

Chi è Rudi Glökner?

La sua esperienza internazionale è limitata ad un paio di scontri secondari a Tokio ’64 e a qualche gara di
coppe europee. Ha diretto un solo match fino ad ora in questo mondiale e, guarda caso, in campo
c’erano proprio gli italiani, opposti alla Celeste.
Non c’è altra scelta, del resto, e pare star bene a tutti e due: è fatta.

La partita del secolo

È mezzogiorno del 21 Giugno quando azzurri e verdeoro scendono in campo all’Azteca. E subito accade il
fattaccio: sui pennoni, tra il globo carioca ed il tricolore, sventola il vessillo della Germania Ovest. Ferito
nell’orgoglio, Glöckner protesta vivacemente ma gli viene risposto che non è disponibile una bandiera
del suo paese.
>La direzione, nel primo tempo, è abbastanza onesta ma, allo scadere, Pelè viene fermato appena prima
di calciare imparabilmente alle spalle di Albertosi: tra l’incredulità generale, il tedesco spiegherà di aver
fischiato la fine della prima frazione. Non ci saranno ripercussioni: nella ripresa il Brasile dilagherà e la
coppa prenderà, definitivamente, la strada di Rio.

Dopo Mexico ’70

Da qui la carriera di Glöckner decolla: finale intercontinentale nel 1970, finale UEFA nel 1971, semifinale
europea nel 1972, finale di supercoppa nel 1974 e nuovamente finale UEFA nel 1976, pochi giorni dopo
la quale viene designato per il ritorno dei quarti di finale europei tra Galles e Jugoslavia al Ninian Park di
Cardiff. I Gallesi sono lanciati da un girone che li ha visti vittoriosi 5 volte su 6 ma devono rimediare allo
scivolone dell’andata a Zagabria dove sono stati sconfitti per 2-0.

Non si trova la bandiera

E il fattaccio riaccade. Sul pennone, ancora una volta, c’è lei. ‘La bandiera odiata dei cugini capitalisti.
Rudi s’impunta, minacciando di non dare inizio alla gara finché non verrà recuperata l’insegna della sua nazione. Ma deve, nuovamente, arrendersi.
Com’è, come non è, il suo arbitraggio non favorisce certo i padroni di casa: assegna un rigore
inesistente agli slavi e annulla due reti, apparentemente regolari, a John Toshack. Gli spettatori inferociti
si avvicinano minacciosamente al terreno di gioco urlando improperi all’indirizzo della giacchetta nera e
schernendolo con il saluto nazista (!). La sospensione comincia ad essere più di un’ipotesi. E per calmare le acque, viene concesso un penalty ai rossi ma Terry Yorath lo spedisce addosso al portiere.

Al triplice fischio la rabbia dei supporters esplode.

Un nugolo di poliziotti circonda Glöckner impedendone il linciaggio. Un operatore cerca di zoomare sugli scontri riuscendo a riprendere una bandierina del corner, scagliata a mo’ di zagaglia verso il tedesco, che però attinge al collo di un agente. Dopo questa immagine la BBC interromperà bruscamente la diretta.
È l’ultima direzione internazionale di Rudi Glöckner, che si ritirerà l’anno successivo e diventerà membro
di commissioni arbitrali nel suo paese.
Si spegne a 69 anni, il 25 Gennaio 1999, a Markranstädt, sua città natale.
A tutt’oggi, è l’arbitro tedesco, ad aver diretto più finali internazionali.

Google News Rimani aggiornato seguendoci su Google News!
SEGUICI

Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *