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Gli Avversari del Bfc: Chievo- 16 marzo

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PROSSIMI AVVERSARI DEL BOLOGNA FC 1909

CHIEVO

Tornato alla tanto agognata vittoria, il Bologna ospiterà al “Dall’Ara” il Chievo nel prossimo turno di Campionato, decima giornata di ritorno, domenica ore 15:00. La squadra veronese occupa attualmente l’11° posto in classifica con 38 punti conquistati (4 in più rispetto all’anno scorso con le stesse gare disputate), lontano dal “Bentegodi” sta ottenendo risultati altalenanti come testimoniano le 5 vittorie, 1 solo pareggio e 7 sconfitte, vi è da sottolineare nelle ultime tre trasferte due importanti successi ai danni di Lazio e Sassuolo (sconfitta a “San Siro” sponda Milan). La società gialloblu, come consuetudine, non ha svolto particolari movimenti di mercato anche per quello che riguarda l’ultima sessione invernale: importante, per non dire fondamentale, la decisione di Birsa ( il classe ’86 è l’elemento più talentuoso della squadra e pedina molto importante, più continuo e partecipe nel gioco rispetto al passato, lavora di più sulle seconde palle aprendo gli spazi agli interni di centrocampo. L’ex Nova Gorica dispone di colpi significativi col piede sinistro, ed è in grado di poter decidere la partita con una giocata o un calcio piazzato risultando spesso decisivo per le vittorie veronesi con reti spettacolari e assist illuminanti) nel non farsi tentare dalle offerte del calcio cinese, per lungo tempo si era parlato dell’interessamento di più di un club cinese al trequartista sloveno, con offerte assai vantaggiose sotto il profilo economico a livello di ingaggio e di cartellino. In conclusione Birsa ha preferito continuare a giocare in un Campionato importante, competitivo, rinunciando ai soldi. In casa Chievo è giunto il solo Gakpè via Genoa e sono partiti Parigini e Floro Flores (Bari), Costa (Spal) uno dei tanti cresciuti nel florido vivaio clivense, Lamin Jallow (Trapani). Il Chievo di Rolando Maran è una conferma sotto tutti i punti di vista, sia di gioco e risultati. Alla 3° stagione in riva all’Adige il tecnico trentino si sta affermando ad alti livelli, guida il Chievo dove è cresciuto ed ha giocato ( per nove stagioni), da capitano, quindi è annodato alla storia della squadra, intelaiatura di gioco rodato, ormai la squadra della Diga è una realtà consolidata. Allenatore che non lascia nulla al caso, che basa il suo Chievo solitamente sul modulo tattico 4-3-1-2, dove lo scopo primario è quello di mettere pressione all’avversario. La forza del Chievo sta nel concetto di gruppo, nel praticare lo stesso calcio da diverso tempo, squadra che lavora molto sull’intensità, sulla pressione alta verso gli avversari, cercando di ridurre al minimo gli spazi che loro possono sfruttare. Un’altra arma è l’aggressività e specialmente l’equilibrio, punta molto sulla fisicità, sulla compattezza, la squadra veronese può affidarsi anche a questa peculiarità, squadra ostica per tutti, soprattutto tra le mura amiche, capace di creare difficoltà a qualunque compagine italiana. Un collettivo con un’età media elevata (specialmente nel reparto arretrato coi vari Sorrentino, Spolli, Cesar, Gamberini, Frey, Gobbi, Dainelli, Sardo, mai impiegato, e Cacciatore che è il più giovane coi suoi 30 anni), esperienza che può servire soprattutto nei momenti complicati, quando necessita lucidità sia durante la partita- servendosi anche di malizia – che durante la stagione. Diversi sono i meriti che vanno riconosciuti a mister Maran come la capacità organizzativa su palla inattiva e l’intuizione di trasformare Lucas Castro (classe ’89, altro elemento molto prezioso per la squadra, giocatore moderno dalle indubbie qualità, centrocampista che accompagna l’azione, cresciuto tantissimo nella sua esperienza veneta e “pallino” di Maran) in interno di centrocampo- a Catania venne preso per fare l’attaccante esterno- per sfruttare i tempi d’inserimento, di smarcamento oltre la resistenza aerobica. Nell’ultima gara contro l’Empoli non vi sono stati cali di concentrazione, sebbene la tranquilla posizione di classifica potesse in qualche modo “rilassare”, condizionare, i giocatori, invece atteggiamento battagliero, rotondo 4-0 (contro una compagine in lotta per la salvezza che doveva, quantomeno, avere lo stesso spirito che il Chievo ha dimostrato), piglio giusto, grinta e pressing- a cominciare dai due attaccanti Inglese e lo storico Pellissier- e prova di maturità. Di certo stanno vivendo un momento di grande forma e ispirazione Inglese e Birsa su tutti: l’ex attaccante del Lumezzane (classe ’91) è il capocannoniere della squadra con 7 centri (5 negli ultimi 7 incontri), mentre il trequartista sloveno (6 reti in Campionato) è oramai una routine, spesso tra i migliori in campo, autorità, qualità al servizio della squadra. Da non dimenticare il capitano Sergio Pellissier (’79) che domenica contro l’Empoli ha toccato le 130 reti in maglia Chievo (6° rete in Campionato), in Serie A sono 104 che gli consente di raggiungere Gino Cappello, bandiera del Bologna negli anni ’40 e ’50. I Rossoblu devono assolutamente cercare d’invertire il pessimo trend negativo casalingo, i ragazzi di Donadoni sono reduci da 4 sconfitte consecutive al “Dall’Ara”, dando continuità all’importante successo ottenuto contro il Sassuolo, molto considerevole per il morale, ma i Gialloblu sono avversari spigolosi, hanno dimostrato che possono sorprendere qualsiasi avversario specialmente se riescono a mantenere alta la concentrazione.

MARCO MAGLI

 

 

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