Il Corriere di Bologna – Fra i rossoblù la Mondialexit non è un problema solo italiano

Non si placa, su tutto il territorio italico, la delusione per la mancata qualificazione della Nazionale ai Mondiali 2022 in Qatar ed il problema entra anche al Nicolò Galli, visto i dieci nazionali impegnati con le rispettive nazionali per la loro qualificazione. 

Marko Arnautovic non parteciperà all’evento che si giocherà a cavallo fra novembre e dicembre: il Galles di Gareth Bale (sue le due realizzazioni che hanno fissato il punteggio sul 2 a 1) ha eliminato gli austriaci, togliendo (probabilmente, ndr) a Marko la possibilità di giocare il suo ultimo mondiale possibile (il prossimo, in Nord America, sarà nel 2026, quando Arnautovic avrà 37 anni compiuti).

Queste le sue parole al termine del match:” Non ho parole: Bale è stato eccezionale, specie sul primo gol, poi hanno difeso bene. Abbiamo perso una grande occasione. Il futuro? Lascerò che scorra tutto in testa per vedere se mi sento ancora bene”. Insomma non chiude ancora la porta, ma inizia il momento di pensare seriamente a cosa fare in futuro, una volta chiuso il capitolo “Nazionale” per motivi anagrafici.

Che è esattamente quello che sta succedendo a Gary Medel, dopo la sonante sconfitta per 4 a 0 contro il Brasile. Riflessioni che sono state riportate in un intervista:” Sto bene e ogni volta che la Nazionale chiamerà, io risponderò presente. Come ha detto Vidal, almeno fino a che non arriverà un giocatore migliore”. Più giovane, aggiungiamo noi, ma ipotesi assai remota, nel breve: il ricambio generazionale nella nazionale cilena è pressoché assente.

Infine Mattias Svanberg un pensiero a Qatar 2022 ancora lo fa: dopo aver battuto ai supplementari i Cechi, martedì ci sarà lo scontro definitivo contro la Polonia del compagno di squadra Lukasz Skorupski, che si era allenato giovedì contro la Scozia, dove aveva debuttato Aaron Hickey.  Insomma tantissima Casteldebole per gli stadi d’Europa: e questo non può che farci piacere.

(Fonte Alessandro Mossini)

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