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Il Corriere di Bologna – La nuova versione del Bologna

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Con la Lazio Sinisa ha cambiato modulo e filosofia. Ha messo una difesa a 3 (che diventava a 5 in fase di non possesso) e ha tenuto la squadra più bassa e compatta. Il risultato finale lo sappiamo tutti. L’esperimento ha funzionato alla grande.

Questa nuova versione vede un Bologna più compatto e attento, che aspetta basso l’avversario per poi ripartire con velocità e qualità. Invece che aggredire, i rossoblù adesso attendono. “Questo è un calcio che a me non piace tanto, ma le scelte hanno pagato” diceva il ct serbo al termine della gara. E da uno come lui, che cerca sempre di pressare alto e vuole che siano i suoi ragazzi a fare la partita, ce lo si poteva aspettare. Ma le imbarcate subite contro Inter ed Empoli lo hanno costretto ad un cambiamento, risultato vincente.

Come spiega Alessandro Mossini nel suo articolo, contro i biancocelesti il Bologna ha tenuto il baricentro a 43,7 metri, uno dei dati più bassi degli ultimi anni. E se anche con l’Atalanta la statistica era stata simile, la differenza è che l’ultima volta è stata frutto di una scelta chiara e precisa, a Bergamo no. I rossoblù hanno quindi dimostrato di saper fare anche questo tipo di partite, rinunciando all’aggressività per avere maggiore solidità

Nelle passate stagioni siamo stati abituati ad un Bologna che pressava alto, che recuperava palloni in zona offensiva e che imponeva con voglia il proprio gioco. Ma che così facendo apriva voragini difensive, rivelatesi spesso fatali (i 65 gol incassati lo scorso anno ne sono una prova). Quest’anno, forse, è in atto un cambiamento. Che vede una squadra più bassa ma per questo più solida e compatta, meno aperta alle incursioni avversarie.

Il tempo dirà che tipo di squadra Mihajlovic ha in mente. Intanto, quella contro la Lazio può aver rappresentato un importante indizio. La metamorfosi è iniziata.

Fonte: Il Corriere di Bologna, articolo di Alessandro Mossini

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