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Il futuro del Dall’Ara tra restyling e nuovo impianto: Lepore attende il Bologna

Si avvicina la scadenza per la candidatura a Euro 2032 e il Comune vuole chiarezza: «Aspettiamo la risposta del club». Restyling ridimensionato o nuovo stadio? Le opzioni restano aperte, ma il tempo stringe.

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Bologna stadio Dall'Ara
Stadio Dall'Ara (©Bologna Fc1909)

Sono passati oltre nove anni da quando il progetto di restyling del Dall’Ara fu presentato, ma la situazione è ancora bloccata. Intanto, si avvicina una scadenza cruciale: a fine mese l’Italia dovrà formalizzare le città candidate per ospitare Euro 2032, e Bologna rischia di restare fuori se non arriveranno risposte rapide. Il sindaco Matteo Lepore, intervenuto alla trasmissione Dedalus su È-Tv, ha delineato la road map: all’inizio della prossima settimana è previsto un vertice decisivo tra Comune e Bologna FC. L’obiettivo è capire se si potrà proseguire con il progetto esistente o se sarà necessario un cambio di rotta.

Lepore: «Se si vuole ospitare un Europeo e avere un impianto moderno»

Il primo cittadino ha voluto chiarire che l’attuale stadio non necessita di interventi urgenti per l’agibilità: «Il Dall’Ara può andare avanti ancora 15 o 20 anni così com’è e si può continuare a giocare. Ma se si vuole ospitare un Europeo e avere un impianto moderno, al passo con i tempi, serve un progetto come quello presentato o una valida alternativa». Il problema, tuttavia, resta di natura economica. I costi post-Covid hanno fatto lievitare il budget previsto, rendendo l’intervento non più sostenibile per il club.

Il Comune, dal canto suo, non aumenterà la propria quota di finanziamento, ferma a 40 milioni di euro. Ogni aumento dei costi ricadrà dunque sul Bologna, che dovrà decidere se rivedere il piano o valutare altre strade.

I giovani della Primavera durante la rifinitura ieri allo Stadio Dall'Ara (©Bologna FC 1909)

I giovani della Primavera durante la rifinitura ieri allo Stadio Dall’Ara (©Bologna FC 1909)

Nuovi fondi e vecchie incognite: la palla passa al club

Come ha spiegato Lepore, il recente incontro con il ministro dello Sport Andrea Abodi ha chiarito alcuni punti: i fondi statali per gli stadi non saranno a fondo perduto, ma concessi tramite prestiti, anche attraverso il Credito Sportivo. «Ci sono valutazioni in corso — ha dichiarato Lepore — e attendiamo che il Bologna ci dica se e come intende proseguire, magari ipotizzando un piano di restyling più contenuto».

Secondo indiscrezioni provenienti da Casteldebole, la società starebbe effettivamente valutando due opzioni: mantenere il progetto originale di ristrutturazione o ripartire da zero con un nuovo stadio. Quest’ultima ipotesi, tuttavia, apre altre questioni: «Conoscendo la storia del Dall’Ara e i tentativi passati di costruire un nuovo impianto — ha spiegato Lepore — mi interessa sapere se ci sono investitori disposti a finanziare l’opera. Il Comune può destinare risorse solo al Dall’Ara, non a un progetto completamente nuovo».

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