Bologna FC
Il Grillo Pensante – Alla ricerca di conferme positive (per Sartori e per tutti noi)
Il calciomercato del Bologna si è chiuso con parecchi movimenti che rendono ancora indecifrabili le scelte di Sartori (che gode comunque della fiducia dell’intera città). Dopo le prime due giornate a risposte
alterne, col Milan si cercano conferme positive.
Finalmente si ricomincia, pensiamo abbia pensato Giovanni Sartori. Per davvero. Le due gare di apertura di fine agosto non rappresentano certo un gustoso antipasto di quella che sarà la nuova stagione di Serie A; assomigliano piuttosto ad una improvvisata anteprima dove le squadre mostrano un volto che, probabilmente, verrà stravolto alla ripresa di settembre.
Sartori, Italiano e il mercato aperto
Presentarsi ai nastri di partenza col mercato trasferimenti ancora aperto è una stramberia a cui il mondo del calcio non è ancora riuscito a porre rimedio. Colpevolmente. Le voci di dissenso continuano però a crescere sempre più in numero ed intensità, a cominciare da mister Italiano che ha tuonato forte dopo la gara inaugurale di Roma. “Giocare col mercato aperto è folle. Vedo ragazzi svogliati, sempre al telefono con i procuratori” il monito del tecnico rossoblu, infastidito soprattutto dalla spinosa questione Lucumi. Parole da scolpire nella roccia in un mercato già esageratamente dilatato sull’intera stagione estiva.
Completare la squadra negli ultimi giorni di mercato è complesso
Giovanni Sartori si è peraltro concesso il lusso (o la necessità?) di sfruttare anche le ultime ore disponibili per completare la rosa, esattamente come nelle due stagioni precedenti.
Farlo a mercato ancora aperto equivale a muoversi su una scacchiera nella quale alleati e avversari possono spostarsi all’improvviso sul fronte opposto, peraltro non necessariamente secondo logica. Nessun punto si poteva considerare realmente fermo fino alla chiusura dei giochi, ovvero alle 20:00 di lunedì 1 settembre. Scoccata l’ora, istantaneamente il vorticoso formicaio del calciomercato si è bloccato come d’incanto e in un batter di ciglia si è attivata un’altra struttura altrettanto imponente: quella di bilanci e dei giudizi.
Relativamente al Bologna, è molto complesso emettere un verdetto oggettivo sulla campagna trasferimenti. Non ha propriamente mutato pelle ma ha perduto Beukema e Ndoye, due pilastri imprescindibili della meravigliosa squadra che ha riportato la Coppa Italia sotto le Due Torri dopo oltre mezzo secolo.
Tante operazioni di mercato ma fiducia in Sartori e il suo staff
Il compito di rimpiazzare adeguatamente la leadership difensiva dell’olandese e le esplosive accelerazioni dello svizzero era più scomodo della seduta di un fachiro. Ma mentre nella retroguardia la scelta è caduta subito su Vitik, gioiello di belle speranze del calcio ceco, per l’esterno offensivo la ricerca si è rivelata più lunga e laboriosa.
Alla fine l’ha spuntata il mattatore inglese della finale Under 21 continentale Jonathan Rowe. Jhon è diventato l’acquisto più oneroso della storia rossoblu (17 milioni + 2 di bonus).
Per dare profondità ed esperienza ad una rosa impegnata su ben 4 fronti sono stati rimpatriati l’eterno bomber Ciro Immobile e il quasi dimenticato Bernardeschi.
A completamento del mercato in entrata, al posto dei partenti Calabria, Aebischer ed Erlic sono atterrati in Emilia il norvegese Heggem dalla Premiership oltre a Zortea dal Cagliari e Sulemana dall’Atalanta.
Il tempo (dirà se i nuovi investimenti sono stati azzeccati ma, nel frattempo, è saggio confidare nell’operato di Sartori e del suo staff. In fin dei conti il Cobra di Lodi si è ampiamente guadagnato la fiducia sul campo.
Inizio di stagione con risposte alterne, si cercano conferme positive (al lavoro di Italiano) a Milano
Nell’esordio di Roma, sebbene fosse evidente la pericolosità dell’impegno, si confidava che i giallorossi fossero impantanati in un periodo di rodaggio per l’avvento di Gasperini. I meccanismi del nuovo tecnico sono notoriamente molto efficaci ma richiedono parecchio lavoro sul campo per essere assorbiti nel DNA della squadra. Invece il Bologna, che poteva contare sulla conferma del proprio allenatore, si è incartato nelle trame giallorosse ed è fatalmente capitolato ad inizio ripresa sull’incertezza di un distratto Lucumi.
Fortunatamente non si sono aperte crepe nelle convinzioni della truppa rossoblu che ha subito reagito tarpando le ali al lanciatissimo Como di Fabregas. La legge del Dall’Ara e di Riccardo Orsolini hanno fatto nuovamente capolino sulla Serie A.
Nel terzo turno si cercherà gloria nella tana del nuovo Milan targato Allegri. Strappare punti al domicilio di una delle pretendenti alla vittoria finale sarebbe una prima cruciale conferma sulle scelte fatte in estate. In parole povere inizierebbe a prendere corpo la più vivida speranza dell’intera piazza: il Bologna può stupire ancora.
Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook
