Seguici su

Bologna FC

IL GRILLO PENSANTE – Il passo per diventare (ancora una volta) grandi

La storia di queste prime giornate racconta di un Bologna bellissimo che neanche la malasorte riesce a piegare. E la cosa bella è che il futuro è nelle mani di Italiano e dei suoi ragazzi e di nessun altro.

Pubblicato

il

Italiano e Niccolini, in Bologna-Brann, non sono riusciti ad ottenere quel passo avanti in classifica (@Damiano Fiorentini)
Italiano e Niccolini, in Bologna-Brann, non sono riusciti ad ottenere quel passo avanti in classifica (@Damiano Fiorentini)

Quando Adriàn Bernabè, sfruttando un passo falso della difesa, dopo appena tredici secondi dal fischio d’inizio, trafiggeva l’incolpevole Skorupski l’allarme rosso si è acceso istantaneamente in tutti gli animi dei supporters rossoblù. Parma-Bologna non si sarebbe potuta aprire in modo peggiore. Quella che sembrava un’occasione propizia per riscattare i pareggi con Fiorentina e Torino si presentava invece fin da subito come una montagna da scalare. Una di quelle circostanze in cui la mano samaritana rossoblù si allunga per far resuscitare un avversario impantanato nell’abisso. Già visto e rivisto.

A Parma una prova di orgoglio per restare nei piani alti della classifica

Ed invece no. La truppa di Vincenzo Italiano non è un’accozzaglia di mammole ma, piuttosto, un plotone di soldati ringhianti orgoglio e temperamento. Ordonez ha gentilmente facilitato il rovescio della medaglia incassando un doppio giallo prima dell’intervallo, quando Castro aveva già ristabilito la parità. Nella ripresa ancora il giovane Santi (prima doppietta italiana per lui) e il missile terra-aria di Miranda hanno permesso di sbancare il Tardini e di riannusare i piani alti della classifica. A macchiare un successo nitido ci ha pensato la frattura scomposta della clavicola di Remo Freuler, una vera disdetta che priverà la squadra del proprio faro fino a Natale.

Il rilancio in Europa riparte dal Brann…ma l’attuale rapporto con gli arbitri complica le cose

Dopo il successo in campionato, l’arrivo al Dall’Ara del Brann assomigliava tremendamente ad un assist al bacio per rilanciarsi anche in Europa League. I norvegesi, sebbene l’impegno apparisse abbordabile, vantavano ben sei punti in classifica grazie alle vittorie su Utrecht e Glasgow Rangers. Purtroppo di questi tempi il rapporto tra il Bologna e gli arbitri risulta piuttosto burrascoso, ed eccezione non ha fatto l’esordiente tedesco Schlager: l’espulsione di Lykogiannis dopo appena 23 minuti grida vendetta, e ancor peggio ha fatto il VAR facendo la figura di Ponzio Pilato. Anche in inferiorità numerica i felsinei hanno dimostrato di essere di un altro livello rispetto agli avversari ma il punteggio a reti bianche non si è più schiodato fino al triplice fischio.

Battere il Napoli significherebbe diventare grande. Significherebbe,un passo dopo l’altro entrare il lotta per la Champions. 

Zitti zitti, quatti quatti, le partite di imbattibilità della truppa di Italiano sono diventate nove. A minacciare la striscia positiva arriva sotto le Due Torri la capolista Napoli, in un momento peraltro in cui il condottiero Antonio Conte, con suo personale passo indietro, sparacchia nervosamente frecce avvelenate ogni qualvolta si trovi davanti ad un microfono. Non potrà però lamentarsi del riposo tra le competizioni visto che i partenopei avranno ben due giorni in più per recuperare. Poco importa. È il crocevia per infilarsi in un pertugio strettissimo: quello che conduce alla lotta per la Champions League. Quello per diventare ufficialmente grandi. Ancora una volta.

Google News Rimani aggiornato seguendoci su Google News!
SEGUICI

Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *