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Juan Miranda: lo spettatore che deve tornare protagonista (Stadio)

Juan Miranda, un anno dopo, deve riconquistare campo e fiducia per tornare protagonista nelle gerarchie del Bologna di Italiano.

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Juan Miranda (© Damiano Fiorentini)
Juan Miranda (© Damiano Fiorentini)

L’avvio di stagione di Juan Miranda non è certo quello che ci si poteva aspettare. Il laterale spagnolo, che lo scorso anno aveva bruciato le tappe conquistandosi subito un ruolo da protagonista, oggi sembra ai margini delle rotazioni di Vincenzo Italiano.

A Roma non c’era, ma non per scelta tecnica: doveva scontare una squalifica rimediata sul finale della scorsa stagione. Da quel momento in poi, probabilmente, il copione è cambiato. Tornato disponibile, Miranda ha guardato gran parte delle prime sfide dalla panchina: 82 minuti a Como e 68 a Milano, prima di entrare in campo solo nei minuti conclusivi. Due spezzoni che, messi insieme, possono decifrare l’andamento.

Perché un giocatore che un anno fa era subito diventato titolare adesso fatica a trovare spazio?

Juan Miranda dello scorso anno

Thijs Dallinga e Juan Miranda in Torino - Bologna (© Bologna FC 1909)

Thijs Dallinga e Juan Miranda in Torino – Bologna (© Bologna FC 1909)

Agosto 2024: Miranda arriva a Bologna in extremis, conosce poco del calcio italiano, ma Italiano lo lancia immediatamente. Alla terza giornata era già titolare, reduce dall’oro olimpico con la Spagna e con l’etichetta di “colpo” del mercato rossoblù. La scorsa stagione si è chiusa con 31 presenze in campionato, 25 delle quali dal primo minuto, sei assist serviti ai compagni e un ruolo di primo piano anche in Champions e Coppa Italia. La finale contro il Milan resta forse il suo manifesto: corsa, intensità, qualità nelle due fasi.

Settembre 2025: lo scenario sembra essersi ribaltato. Il terzino ha fatto la preparazione completa con la squadra, conosce già ambiente e meccanismi, ma resta dietro a Lykogiannis, che con la sua affidabilità ha convinto Italiano a non toccare le gerarchie.

Una risorsa che va ritrovata

Juan Miranda al cross in Bologna-Empoli

Juan Miranda al cross in Bologna-Empoli (Fonte immagine: Damiano Fiorentini / 1000 Cuori Rossoblù)

Contro il Milan, nel suo ultimo ingresso in campo, Miranda ha dato poco al suo Bologna: un’ammonizione, un recupero palla, qualche errore di troppo, 21 passaggi in tutto. Non abbastanza per cambiare ritmo o dare una scossa. Italiano lo sa: serve la spinta continua che lo aveva reso un punto di riferimento tattico. Ed è per questo che la prossima settimana a Casteldebole sarà essenziale.

Sabato capiremo se Miranda è pronto a riprendersi un posto che fino a pochi mesi fa sembrava già suo di diritto. Perché a 25 anni e con le sue caratteristiche, il terzino spagnolo non può restare una comparsa. È una risorsa troppo preziosa per essere lasciata in panchina.

Fonte: Dario Cervellati, Stadio

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