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Bologna

L’altro spogliatoio 01/02/2013

Pubblicato

il


-Pescara-

 

Prima di dedicarci all’analisi dell’avversario per l’importantissima partita di domenica, volevo spendere due parole in merito al mercato, cosiddetto di riparazione, ieri conclusosi.

Il Bologna ha venduto il proprio capitano Portanova a una diretta concorrente in chiave salvezza a titolo definitivo, mentre ha mandato a giocare Pisanu, Rodriguez, Gimenez e Acquafresca.

Ha invece acquistato a titolo definitivo Christodoulopoulos e Moscardelli, insieme a Naldo, però con la formula del prestito secco.

Vendere un difensore di trentaquattro anni con un ingaggio pesante è un’operazione logica da effettuare.

I problemi sono che il valore di Portanova andava ben oltre l’aspetto tecnico. Daniele era il capitano, la spina dorsale della squadra, colui che faceva rigare dritto i ragazzi, colui che si prendeva le responsabilità, nel bene e nel male.

Lo si è ceduto così, oltretutto a una diretta concorrente. Altro piccolo particolare.

Dulcis in fundo, nessuno della società ha mai spiegato questa cessione non specificando né il motivo né i benefici che si hanno avuti da essa.

Mediaticamente e purtroppo non solo, abbiamo una società penosa.

Operazione Portanova quindi da suicidio, ma si sa, a noi piace rischiare. Il brivido di salvarsi all’ultima giornata non ha prezzo.

Procediamo pure. Portanova da chi è stato rimpiazzato? Ovviamente da un giocatore esperto e già pronto, come ha esplicitamente chiesto Pioli, vero?

No, è arrivato Naldo, dal Brasile con furor. Egli non ha mai giocato in serie A ed anche se facesse la stagione della vita dimostrandosi il nuovo Thiago Silva, saremo costretti a salutarlo già a giugno poiché lo si è preso in prestito secco. Lungimiranza a go-go.

Invece che acquistare un centrocampista che potesse affiancare Perez o un buon terzino sinistro, si è andato a rafforzare il reparto che ne aveva minor bisogno.

Riusciti a piazzare Gimenez e Rodriguez e per un pelo anche Paponi che ce lo trovavamo a giocare in Champions contro Messi, abbiamo acquistato colui che d’ora in poi chiamerò Lazzaro, per gli amici e il tanto desiderato Moscardelli.

Lazzaro, 26 anni, perlomeno lo abbiamo acquistato a titolo definitivo. Operazione che ci può stare; bisogna sempre cercare di rimanere obiettivi.

Moscardelli forse era l’unico che si poteva prendere con la formula del prestito. Gli si è invece fatto un contratto per un anno e sei mesi, con opzione per un altro anno.

Tecnicamente Moscardelli è un giocatore che a me piace. Nonostante l’altezza ha buoni tecnica abbinata alla capacità di far salire la squadra.

Guardando la carta d’identità si scopre però che dopodomani spegnerà le trentatre candeline. Operazione per cui discutibile anche questa, perlomeno non degna di una società che pensa anche al futuro.

Buone operazioni invece in uscita, in primis quella di Acquafresca che sarà chiamato a dimostrare il suo valore per convincere il Bologna ha puntare fermamente su di lui durante la prossima stagione.

Unico acquisto richiesto da circa un mese da Pioli era il portiere, che chiaramente non è arrivato.

Si chiama mercato di riparazione, non di distruzione. Voto 4.

 

 

Passiamo ora alla partita di domenica.

Sarà un match chiave per entrambe le squadre. Gli abruzzesi vengono da un’umiliante sconfitta al Ferraris per 6-0 contro la Sampdoria.

Subito si è proclamato un ritiro per i biancoazzurri che terminerà proprio domenica prima della partita.

Gli uomini di Bergodi saranno quindi motivatissimi e obbligati a fare punti.

Questo potrebbe però comportare un vantaggio in chiave rossoblu.

Se si riuscisse a mettere sotto scacco il Pescara, soprattutto facendogli gol, i giocatori avversari andrebbero sicuramente in difficoltà, probabilmente anche fischiati dal proprio pubblico e scoraggiati perché nonostante il duro lavoro effettuato in questi giorni sono in svantaggio.

Il Bologna è chiamato anch’esso ha fare punti, perché da partite come queste dipenderà la permanenza nella massima serie.

La squadra di Bergodi si schiererà col 4-3-1-2.

Difenderà i pali Perin, davanti a sé la linea a quattro di difesa composta da Balzano, Cosic, Capuano e Modesto.

Cosic, difensore sebo classe ’92 in prestito dal Cska è ristabilito e ritornerà quindi titolare, così come Modesto che ha scontato la squalifica.

La difesa del Pescara è la peggiore della Serie A, quindi il Bologna, nonostante privo di Gabbiadini, dovrà cercare di attaccare il più possibile questa retroguardia, non esente da numerosi errori.

Pasquato, veloce e tecnicamente dotato, potrà garantire maggiore pericolosità in questo senso ed insieme a Konè, Diamanti e Gilardino formerebbe un bel quartetto d’attacco.

Anche a difesa schierata le iniziative personali dei fantasisti del Bologna potranno risultare determinanti, dato che la tecnica di giocatori come Pasquato, Konè e Diamanti, li permetterà spesso di avere la meglio sui difensori biancoazzurri.

Le situazioni di quattro contro quattro che frequentemente potrebbero verificarsi, metteranno ancora più in difficoltà il Pescara.

Diamanti & Co. Dovranno essere bravi a gestire le ripartenze essendo più cinici che mai.

Piuttosto che conclusioni affrettate, sarà anche utile apportare un’azione manovrata, non avendo fretta di tirare. Così facendo si induce prima o poi all’errore una simile retroguardia.

Cosic e Capuano, i due centrali, sono entrambi sopra al metro e ottantacinque, per cui Gilardino dovrà ancora una volta battersi per fare salire la squadra, ma potrà anche sfruttare le sue abilità tecniche contro tali difensori che invece di testa ci sanno fare.

Il trio di centrocampo abruzzese sarà formato dal nuovo innesto D’Agostino in regia, affiancato da Bjarnason e Cascione.

Tutti conosciamo le doti tecniche dell’ex Siena e Udinese, resta da vedere se è ancora quel giocatore o avanzando con l’età ha perso colpi.

Sicuramente andrà prestata la massima attenzione su di lui con Konè o Taider fissi in marcatura per disturbarlo nell’impostazione del gioco.

Attenzione anche ai calci piazzati sui quali D’Agostino è sempre risultato molto pericoloso.

L’islandese Bjarnason in prestito dallo Standard Liegi è un giocatore molto valido.

Molto fine tecnicamente, riesce bene anche nell’inserirsi negli spazi vuoi per fare male alle difese avversarie.

Anche su di lui bisognerà prestare attenzione.

Cascione invece, con la cessione al Verona di un giocatore che a me piaceva molto come Nielsen, troverà sicuramente maggiore spazio, anche se per la partita di domenica è in ballottaggio con Blasi.

Dietro alle due punte agirà come trequartista Weiss.

Il nazionale slovacco è probabilmente il giocatore più pericoloso del Pescara. Viene paragonato a Robben per la facilità con cui va al tiro. Spazia spesso sulle fasce non dando punti di riferimento.

Domenica lo potrebbe fare perché se giocasse da trequartista sarebbe marcato costantemente da Perez, mentre virando sulle fasce potrebbe evitare questo intoppo. Per questo il modulo biancoazzurro potrebbe trasformarsi in un 4-3-3 con le due punte del 4-3-1-2 che diventano una la punta centrale e la restante, l’altra ala.

I due rispettivi attaccanti saranno Caraglio e Celik.

Il primo è un attaccante argentino acquistato circa dieci giorni fa dal Pescara a titolo definitivo dal Rangers de Talca. E’ un attaccante alto, il quale per cui riesce meglio nelle sponde e nel proteggere palla per fare salire la squadra; è comunque discreto anche con i piedi.

Celik invece è un attaccante più peperino, molto pericoloso in progressione palla al piede.

Rispecchia un po’ le caratteristiche di Weiss ed è per questo che i due potrebbero agire come ali di un tridente offensivo.

Oltre alla peggiore difesa del campionato, il Pescara gode anche del peggior attacco della Serie A, con diciassette reti effettuate.

Queste numero non deve però trarre in inganno perché giocatori come Weiss e Celik potrebbero fare malissimo al Bologna, sia a livello di terzino, che ormai è risaputo che quelli rossoblu lottano per il posto di peggiori del campionato, ma anche due centrali fisici e alti come Sorensen ed Antonsson, potrebbero andare notevolmente in difficoltà se attaccati in velocità dalle due schegge pescaresi.

Il Bologna ha tutte le carte in regole per fare punti contro un avversario che è al momento di dietro in classifica, anche per aggiudicarsi un possibile scontro diretto.

Solo con la massima concentrazione per tutto il tempo della partita e l’umiltà nel non pensare che quella di domenica sarà una scampagnata, si potrà tornare a Bologna con una migliore posizione in classifica.

Coraggio, forza Bulaggna!

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