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La Bottega flash – Un Boloca per il Bologna

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fronte immagine: sito ufficiale Frosinone Calcio


A volte la strada per il successo è molto lunga. È il caso di Daniel Boloca, protagonista del Frosinone di Fabio Grosso appena promosso in Serie A. Centrocampista classe 1998, nato a Chieri, provincia di Torino, da una famiglia di origine romena, ha già esordito nella Nazionale del Paese dei genitori ma potrebbe ancora essere appetibile per la Nazionale italiana. Dopo la gavetta nei dilettanti si è preso le luci della ribalta nella cavalcata ciociara. Nel centrocampo dell’ex Campione del Mondo 2006, Boloca ha assunto un ruolo fondamentale nel ruolo di mezzala sinistra del centrocampo a tre.

Individuato tre stagioni fa nei dilettanti da Guido Angelozzi e il suo staff scouting, Daniel ha un passato nelle giovanili della Juventus, dove tuttavia non è riuscito sfondare. Il DS dei gialloblù lo aveva acquistato prima per lo Spezia, salvo poi cambiare casacca alla fine della stagione 19/20 e quindi decidere di sfruttare il lavoro per portare il centrocampista nella formazione laziale. Le tre stagioni lo hanno fatto crescere tatticamente e tecnicamente. Due stagioni per evolversi, acquisire continuità tra alti e bassi.

Questa è stata però la stagione la maturazione offensiva. Da mezzala sinistra del 4-3-3 di Grosso è diventato l’uomo ovunque della squadra frusinate. Centrocampista box-to-box, bravo a sia col pallone tra i piedi che senza, Daniel ha acquisito continuità di prestazione. Bravo nella fase di interdizione, sempre molto incline al sacrificio in copertura anche lontano dalla sua zona, è il motorino del Frosinone rispondendo presente sia in non possesso che sulla trequarti. Caratteristiche utili anche al Bologna in un futuro non troppo lontano in cui si potrebbe dover fare a meno del Principe Dominguez.

Dinamismo e qualità tecniche, sacrificio e visione di gioco. In parole povere, completezza e forza di volontà, quella che ne ha contraddistinto una carriera a un certo punto apparsa in grande salita. Certo, nonostante si faccia trovare sempre presente nell’ultimo quarto di campo la casella ‘reti segnate’ recita un solo gol. Un difetto al quale sicuramente con la qualità del suo piede destro può certamente essere corretto. A 24 anni, con la Serie A sullo sfondo e un potenziale ancora inesplorato, Daniel piace anche al CT Mancini che pensa di fargli cambiare idea ed accettare la chiamata della Nazionale Italiana.

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