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Lazio-Bologna sotto traccia: “Lollo Sindaco” per un motivo

Entrato al 39° minuto per sostituire Casale, Lorenzo De Silvestri ha disputato una super prestazione, trasmettendo sicurezza ai suoi compagni di squadra.

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Lorenzo De Silvestri dopo Lazio-Bologna (1-1) (© Bologna FC 1909)
Lorenzo De Silvestri dopo Lazio-Bologna (1-1) (© Bologna FC 1909)

«Ero seduto e ho visto la situazione» così Lorenzo De Silvestri ha commentato il momento di Lazio-Bologna in cui ha capito immediatamente che sarebbe dovuto entrare in campo per sostituire Nicolò Casale.

All’Olimpico scorre il 37° minuto: tra rossoblù e biancocelesti è una partita alla pari. Le occasioni ci sono da entrambe le parti e Provedel e Ravaglia fanno dei guantoni lo strumento magico che li trasforma in veri e propri supereroi.

Ma ecco che, a meno di dieci minuti dalla fine del primo tempo, Casale si accascia a terra. Un déjà-vu? Circa tre mesi fa, sullo stesso campo, accadde la medesima cosa contro la Roma.

Casale non riesce a continuare, tocca a De Silvestri

Il numero 16 rimane a terra ed è chiaro che non può proseguire. Vincenzo Italiano riflette: non vorrebbe sprecare uno slot del cambio a pochi minuti dall’intervallo, ma non può nemmeno lasciare i felsinei in dieci contro una Lazio così pericolosa.

Segue l’altra e imprescindibile domanda: chi schierare al posto di Casale? Il tecnico in realtà, non ha a disposizione un vasto repertorio. Vitik non è convocato per l’infortunio all’adduttore, mentre Lucumi ha un problema al tendine e sforzarlo sarebbe un rischio. Così, la scelta ricade su De Silvestri.

Ma questa riflessione, che ritarda di due minuti il cambio, è fatale. I biancocelesti infatti, sfruttano la momentanea superiorità numerica  e Isaksen trova il gol del vantaggio.

Dopo l’1-0, De Silvestri corre a sistemarsi accanto ad Heggem, rassicurando i suoi compagni e dando loro la grinta giusta per ripartire.

De Silvestri in azione in Lazio-Bologna (© Bologna FC 1909)

De Silvestri in azione in Lazio-Bologna (© Bologna FC 1909)

Lazio-Bologna: De Silvestri = sicurezza e leadership

L’arbitro fischia, l’azione riparte e l’amuleto Lollo funziona alla grande. Dopo circa 60 secondi infatti, Jens Odgaard risponde al suo connazionale con un tap in che riporta la gara in parità.

Nel secondo tempo il Bologna è aggressivo e la difesa, guidata ora dalla nuova coppia Norvegia-Italia non è minimamente in affanno. Da centrale, De Silvestri se la cava benissimo sbagliando poco o nulla, e termina la gara con il 90% di passaggi precisi (38/42), 3 chiusure difensive e 4 recuperi.

Intervistato al termine della partita queste sono state le sue parole: «Peccato che non sono riuscito a entrare immediatamente e abbiamo preso gol. Poi però l’hanno recuperata subito e sono contento anche di essere entrato e aver fatto il mio. Era un po’ di giorni che mi allenavo anche a fare il centrale, la squadra c’è, è metallizzata e sono tre stagioni che siamo a questi livelli. Deve essere un orgoglio per tutta Bologna».

Eredità di un grande insegnante: Sinisa Mihajlović

Bologna è orgogliosa del risultato, come del resto è orgogliosa del suo capitano, o meglio ancora del suo “Sindaco”. La prestazione di De Silvestri è stata ottima: non è facile entrare in campo con così tanta lucidità, non solo in un ruolo diverso da quello abituale, ma in uno stadio che racchiude dei ricordi speciali.

De Silvestri ha esordito nella Lazio all’età di 17 anni, il 23 luglio 2005, quando Delio Rossi lo fece subentrare nel match di Intertoto contro il Tampere United. È cresciuto con la maglia biancoceleste addosso, 4 stagioni con un totale di 69 presenze 2 gol e 4 assist.

Poi, a farlo maturare ci ha pensato un un uomo che della Lazio è diventato un simbolo: Sinisa Mihajlović. De Silvestri è stato allenato dal tecnico serbo alla Fiorentina, alla Sampdoria, al Torino e infine al Bologna. Da lui ha imparato tanto e se oggi è il leader che conosciamo – un punto di riferimento e alle volte quasi un “padre” verso i suoi compagni più giovani – il merito è soprattutto di Sinisa. 

Al termine della gara infatti, il numero 29 ha voluto subito ricordarlo: «Lui è stato più di un allenatore. Questa è la sua partita e c’è la famiglia allo stadio: è giusto e doveroso ricordarlo. Lui è sempre con noi e non è giusto una frase. Ogni volta che ne parlo mi si gonfia il petto»

Lorenzo De Silvestri e Sinisa Mihajlović (©Damiano Fiorentini)

Lorenzo De Silvestri e Sinisa Mihajlović (©Damiano Fiorentini)

Lollo una bussola nella tempesta, ma a Vigo non potrà aiutare la squadra

De Silvestri è sicuramente il valore aggiunto su cui può contare il Bologna, il collante del gruppo. Una bussola che, anche nelle peggiori tempeste, indica la via per uscire dall’uragano.

Italiano sa di poter contare sempre su di lui, o quasi. Il tecnico infatti, pensa già alla trasferta di giovedì a Vigo dove De Silvestri non potrà aiutare la squadra in quanto escluso dalla lista Uefa.

Vedremo cosa si inventerà questa volta l’allenatore rossoblù, ma le qualità di una squadra si vedono soprattutto da questo, nel superare l’imprevedibile limitando al minimo i danni. 

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