Bologna FC
L’ex Marco Roccati: «Sarà l’anno più difficile per il Bologna. Aspettiamo le mosse di Sartori»
L’ex portiere rossoblù è intervenuto ai microfoni di TMW Radio per analizzare il momento della squadra felsinea tra calciomercato, ambizioni europee e la sfida di Italiano alla sua seconda stagione sulla panchina rossoblù.
Marco Roccati, ex portiere rossoblù, in diretta su TMW Radio ha tracciato un’analisi per certi versi critica della fase attuale del mercato e delle prospettive del Bologna per la nuova stagione.
«Mi aspetto ancora i colpi di Sartori. Sicuramente sarà l’anno più difficile degli ultimi quattro, perché ha operato sul mercato in maniera strana e c’è Italiano che al secondo anno si deve confermare. Ha vinto una Coppa Italia ma ci sono tante cose da confermare a questi livelli. Non sarà facile, attendiamo l’operato della società». Parole che testimoniano, almeno momentaneamente, una fiducia vigile verso la dirigenza rossoblù, chiamata a rifinire l’organico.
Sartori sotto osservazione: il mercato è ancora aperto
Roccati non ha quindi nascosto una certa sorpresa per l’andamento della campagna acquisti. Ma l’attesa è tutta per le classiche mosse a sorpresa del direttore sportivo Sartori, abilissimo negli anni a individuare talenti emergenti e giocatori funzionali fuori dai radar. Che, per certi versi, sono anche già avvenute in questa sessione, come ad esempio con l’innesto di Immobile.
Ciro Immobile (© Bologna FC 1909)
Una carriera tra i pali: chi è Marco Roccati
Classe 1975, modenese di nascita, Marco Roccati è cresciuto calcisticamente nella Reggiana prima di approdare tra i professionisti. La sua carriera ha attraversato diverse piazze del calcio italiano, tra cui Bologna, Empoli, Napoli e Como, vestendo anche la maglia della Juventus, pur senza scendere in campo. Portiere affidabile e tecnico, Roccati ha vissuto momenti significativi soprattutto in Serie A e B negli anni Novanta e Duemila. Oggi, dopo il ritiro dal calcio giocato, è spesso ospite di programmi radiofonici e televisivi, mantenendo un forte legame con il mondo del Bologna, squadra a cui è rimasto molto legato anche dopo l’addio ai campi.
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