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Bologna FC

Lezioni di Italiano – Esattamente 4 mesi dopo, diversamente da 4 mesi fa

Milan e Bologna si incontrano per la terza volta nell’anno solare 2025: in casa rossonera il Bologna non passa, ma senza demeritare. Ma Modric gioca per il Milan e il lampo di classe lo mette lui. Sabato arriva il Genoa: occorre tornare a vincere, per rendere questo inizio di stagione scintillante e migliore di quello dello scorso campionato.

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Stadio San Siro, Milano, Italia - 4 mesi
San Siro (Ac. Milan)

Dopo 4 mesi la notte magica di Roma, dove i rossoblù alzarono la Coppa Italia al cielo, Milan e Bologna si ritrovano, a San Siro,  per la terza volta nel 2025.

Sulla carta i tre punti dovrebbero andare a Casa Milan, ma il calcio alle volte è strano e quello che sembra certo, a volte non lo è. E stasera non si accettano scommesse. Ma vedremo alla fine dei 90′ come è andata.

Il primo tempo, 4 mesi dopo

Anche perchè al 14′ Cambiaghi batte Maignan, ma il Var annulla. Pochi centimetri, ma quelli che contano perchè da Lissone annullino. E, per quanto annullato, il Bologna aveva tirato fuori la testa dal guscio, dopo 15 minuti di assedio milanista. E questo gol annullato è comunque segnale di risveglio, perchè si rivede il Bologna “furioso”, quello che aggredisce e non lascia pensare l’avversario. Un avversario che prima del fischio d’inizio aveva gli stessi punti del Bologna: sconfitta con la Cremonese e vittoria a Lecce. E’ un Milan che scheggia il palo al 22′, ma che nel resto del primo tempo fatica a trovare la strada di casa per l’area di Skorupski. Il Bologna cresce e avanza il baricentro e ritorna a far vedere il Bologna “Italiano”, nulla di trascendentale, ma il solito rognosissimo Bologna, che pressa e non lascia ragionare l’undici avversario. Duplice fischio di Marcenaro e i primi 45 vanno in archivio con qualche brivido, ma anche con una crescita rossoblù, soprattutto negli ultimi minuti della prima frazione.

I secondi 45 minuti di Milan-Bologna

Una riflessione: il Bologna è ancora un cantiere aperto, i nuovi devono ancora ingranare, ma lo spirito è lo stesso di 4 mesi fa. E il Milan, dopo la prima fiammata iniziale del primo tempo durata 20 minuti, fatica a dare continuità alla sua azione d’attacco. Al 54′ il Bologna rischia su un’azione improvvida di Lykogiannis, che parcheggia le mani sulle spalle di Gimenez e il messicano stramazza a terra. Marcenaro grazia e si va avanti. Ma è un Milan che a tratti è pericoloso e al 60′ la classe del Milan va al potere. Saelemaekers lavora bene sulla destra e telecomanda una palla al centro, dove Modric arriva come un falco e infila alla destra di Skorupski, evitando gli interventi di Ferguson e Heggem. Poi al 67′ il Milan sfiora il raddoppio, con Ricci appena entrato, che “leviga” il palo alla sinistra dell’estremo bolognese. Se pesiamo il possesso palla, la percezione è che siano sempre i rossoblù a “gestire” la partita, ma dalla tre quarti in su, non rimane traccia dell’attacco emiliano. Intanto Gimenez, non in serata di grazia, prende il terzo palo della serata rossonera. Lukasz ringrazia e, dal divano, anche noi.

All’86’ pasticciaccio in area rossoblù: Nkunku atterrato due volte in area rossoblù, ancora il Var ci grazia e Allegri si fa espellere, per proteste reiterate in toscano stretto. 7 minuti di speranza per un recupero che sconta due check var lunghissimi. Ma la partita si chiude sull’ 1 a 0. Con un Milan che, comunque, anche ai punti avrebbe meritato di vincere, con tre pali e un’occasionissima sciupata da Gimenez.

C’è tanto ancora da lavorare in casa nostra, soprattutto in avanti, dove siamo stati pochissimo, pochissimo, pochissimo incisivi. E, sicuramente, Italiano ripartirà da lì: come si dice la miglior difesa è l’attacco. Ma è la squadra intera che deve trovare la condizione e l’amalgama.

Unico dato confortante: rispetto alla scorsa stagione, in classifica, siamo un punto avanti. Strano ma vero.

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