Bologna FC
Lezioni di Italiano – Luci a San Siro
Il torneo dei Ragazzi di Vincenzo Italiano ha toccato i trenta punti nel girone di andata, la cui proiezione porta a 60. Migliore del primo anno di Thiago Motta.

A metà torneo, il “nuovo” che avanza racconta di 30 punti in 19 partite rossoblù, con una partita in meno, perchè 16 squadre di Serie A su 20 ne hanno già giocate venti. Una banale e meccanica proiezione della prima stagione di Italiano a Bologna ci porterebbe a contare 60 punti a fine campionato, con 6 punti in più rispetto al primo campionato di Motta, quello targato 2022/23. Ma senza Calafiori e Zirkzee, due non qualunque, non ancora sostituiti, al momento. E con il pareggio di ieri a San Siro, contro la corazzata del nostro campionato, la Crew di Italiano ritrova quintali di autostima e tonnellate di personalità, fermando il Freccia Rossa nerazzurro. Ma, fra le righe, si intuisce che la Boy Band di Vincenzo è destinata a stupirci ancora.
Forse il torneo più entusiasmante dei rossoblù degli ultimi anni
Il rosario di tre dei cinque 2 a 2 rossoblù di questa prima parte di Serie A rossoblù, non riesce a nascondere che i 6 punti lasciati sul campo, ci porterebbero appaiati al quarto posto della Lazio. Genoa, Juve e Roma erano vittorie fin quasi al 90′. Finali incoscienti che non ci hanno regalato quelle tre gioie, magari vittorie ai punti, ma non per la classifica. Ma il Bologna sarebbe lì, con pieno merito, a giocarsi l’accesso in Champions League.
Il gioco di Italiano, più spregiudicato ma più “divertente” (possiamo sdoganare, finalmente, questo termine rispetto al passato?), ha di nuovo coinvolto il Gruppo Squadra, portando i suoi componenti ad avere di nuovo un obiettivo continentale. E questa convinzione in tutti gli elementi della rosa, nasce anche dal fatto che l’unica partita persa, 11 contro 11, è stata la seconda di campionato a Napoli. In quel momento si era trasferta, con il verbo di Italiano ancora in fase di assimilazione, senza Ferguson. E con gli azzurri di Conte che oggi guardano tutti dall’alto, come capolista, per dimostrare che l’inciampo del Maradona poteva essere più che giustificato. Le altre due sconfitte nascono, purtroppo “anche” dall’inferiorità numerica e caso vuole che in entrambi i casi il rosso sia stato comminato a Pobega. Ma su questo si è discusso abbastanza e Tommaso ha sicuramente capito.
Il 2 a 2 di ieri sera, il 2 a 2 di un anno fa
E se questa disamina, in prospettiva ritorno, deve partire dal pareggio di ieri sera, va ricordato che anche l’anno scorso la partita terminò con il medesimo risultato: un caso?
E fu proprio da quella partita, giocata contro i futuri campioni d’Italia, che il percorso del Bologna mosse dall’ottavo posto per arrivare al terzo, fino alla partita in casa contro la Juventus. Il resto è storia
Anche in questo campionato il Bologna, dopo ieri sera contro l’Inter, si trova all’ottavo posto. Ma le similitudini, per adesso, si fermano qui. Il girone ritorno della scorsa stagione ha visto i rossoblù giocare contro le big 6 partite fuori casa (Milan, Lazio, Atalanta, Roma, Torino, Napoli). Quest’anno, invece, saranno 7 le partite a Fort Dall’Ara (Roma, Milan andata, Torino, Lazio, Napoli, Inter e Juventus).
Quest’ultimo dato non è da sottovalutare, soprattutto se il catino di casa ritornerà ad essere quel bunker imperforabile, col dodicesimo sui gradoni. Per tornare a gustare una chance europea, un auspicio che partita dopo partita diventa sempre più forte, in questa seconda parte di torneo.
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