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Bologna FC

Lezioni di Italiano – Nessuno come Te, nessuno come Voi

C’è un fondo di verità in questo Bologna Dortmund: finalmente abbiamo una squadra di cui andare fieri. Grazie a Vincenzo e ai suoi ragazzi e ad una Società (Presidente) che ha mantenuto la sua promessa. E in mondo di cialtroni, non è un risultato da poco.

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Vincenzo Italiano, autore di una prima parte di torneo da allenatore Vincenzo Italiano (© Bologna FC 1909) Calciomercato Bologna

Dal sogno alla storia, il passo è breve: dopo 96 minuti di bellissimo calcio, il Bologna si impone sul Dortmund, ex vice campione d’Europa, per 2 a 1 e manda un segnale forte, fortissimo a tutto il continente. Il Bologna c’è, eccome.

Intorno al manto verde del Dall’Ara, l’uomo di Karlsruhe, saltando come un bambino felice, vive la sua prima vittoria in Champions League, quella che proprio da bambino aveva sempre visto in televisione. Ieri, invece, i protagonisti sono stati lui e il suo Bologna. Dopo 60 anni,  pugni al cielo, una serata indimenticabile, due piccoli rimpianti e una gioia irrefrenabile, il sunto della enorme emozione di ieri. Vincenzo, nelle esternazioni di campo e, subito dopo, al microfono appare “esattamente” uno di noi. E forse per questo, haters a parte, moltissimi lo hanno subito amato, perchè bersaglio di immeritati giudizi, allenatore di valore indiscusso e indiscutibile. E ieri notte la scena è stata completamente sua e dei suoi ragazzi, meravigliosi nel “recuperare” un’impresa, che un rigore generoso, aveva subito reso in salita.

Così, dopo il triplice fischio, la festa si è “rovesciata” dappertutto, prima, durante e dopo, inghiottita, alla fine, dal buio della notte padana, che ha accompagnato gli ultimi caroselli di auto e clacson. Precisamente come a luglio 1982 (in Spagna) o 2006 (in Germania). Ma lì i colori erano bianco, rossi e verdi, qui sono solo rossi e blu, i nostri. E serate come questa ci accompagnano, quasi per intero, in tutto il percorso che ha fatto il Bologna negli ultimi 10 anni. Dalla B fino a questa vittoria, che raccoglie tutto il tifo rossoblù intorno alla squadra in un unico e commosso abbraccio. Un traguardo? No l’ennesima ripartenza che porta il Bologna ai piani alti, esattamente là dove deve stare. Da qui in poi la storia si fa interessante.

Bologna-Dortmund: andare oltre ogni aspettativa

Piano partita, studiato dall’Uomo di Karlsruhe, perfetto, interpreti perfetti, cambi perfetti, che spaccano la partita. Stadio perfetto, con una coreografia da impazzire (un applauso a chi l’ha studiata e confezionata). Un finale pazzesco dove ci sono più rivincite: iniziamo da Dallinga, gol (in mezzo alle gambe, ndr) e assist, fino a Iling Junior, il cui gol che entra nella storia, dopo un suo inizio da film horror. Samuel, match winner con la valigia in mano, chi lo avrebbe mai detto? Per adesso la valigia la puoi appoggiare.

L’elenco dei protagonisti di una notte magica

Ma dimenticare qualcuno in questo “pasillo de honor” sarebbe da ingenerosi e imperdonabile. Iniziamo dalla difesa caparbia e determinata, con uno straripante Holm e un Lykogiannis dal piedino fatato. Anche lui attorniato da voci che lo davano con la valigia in mano. Poi Freuler, Pobega, un sempre più recuperato Ferguson, Odgaard “man of the match” che fanno di un centrocampo “il centrocampo”. E la davanti la staffetta Castro-Dallinga che da prospettiva al nostro futuro in attacco, con un Ndoye incontenibile e strepitoso. Solo Orsolini non partecipa alla cerimonia nel secondo tempo, ma ci aspettiamo che sia in campo, contro l’Empoli. Poi occorre menzionare gli ultimi entrati, Casale e Moro: del primo rimarrà celebre la “tirata di capelli” ad Adeyemi, del secondo, come pallina impazzita in un vecchio flipper, a rincorrere tutto e tutti, per difendere il fortino e quello storico risultato.

Oggi riposo, i ragazzi se lo sono meritati. Domani testa all’Empoli: ma quanto di indimenticabile successo ieri sera, rimarrà per sempre nella nostra memoria e nei nostri cuori. Incancellabile, fino alla prossima vittoria in Champions League.

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