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Lo “SMontaTutto” ….con Marco Montanari – 26 Apr

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Caro Marco il mondo del giornalismo ed io siamo lontani come Casalecchio e Pechino, ma per fortuna che Tu ci sei e copri le mie imbarazzanti lacune e soprattutto il fatto che per farne parte bisogna essere molto egocentrici ( e il riferimento non era sicuramente a Te)…….Iniziamo?

1) Sabato vincere voleva dire entrare nella leggenda, ma caspita non era così impossibile pareggiare………….

1) Non era impossibile, a partita vista, ma non era neanche pronosticabile. Un punto avrebbe fatto molto comodo: vorrà dire che i ragazzi lo recupereranno in queste ultime quattro partite…
 
2) Vogliamo parlare degli spalti rossoblù? Almeno 700 si sono “trenati” quasi 450 km (fra andata e ritorno) per un risultato che poteva essere già scritto. Tu come lo chiami questo?
2) Si chiama tifo, è un atto di fede e come tutti gli atti di fede va rispettato al massimo. I tifosi rossoblù sono sempre stati vicini alla squadra, non le hanno mai fatto mancare il loro appoggio: neanche quando sarebbe stato facile scaricarla…

3) A mia memoria non ricordo un derby dell’Appennino così decisivo: se si perde, l’anno prossimo giochiamo di Sabato, secondo Te?


3) Non voglio neanche prendere in esame l’idea di una sconfitta, anzi mi aspetto una prova d’orgoglio da parte del Bologna. Ma attenzione: anche un pareggio potrebbe essere un risultato utile…

4) A mia memoria……non ricordo una situazione così complicata, al di là del risultato sportivo, che mai come ora è incerto. Qual’è l’errore, a Tuo avviso, più grande che ha commesso Guaraldi quest’anno?

4) Quello di continuare a fare il presidente. In quresti anni non è riuscito a costruire l’ossatura della società e, di conseguenza, la squadra è risultata figlia dell’improvvisazione. Invece di ascoltare quella Corte dei Miracoli che lui definisce consiglieri, avrebbe dovuto dare fiducia al direttore generale (Zanzi o un altro poco importa, l’importante è la fiducia), ingaggiare un direttore sportivo e non delegittimare i propri allenatori. Lui ha preferito farsi consigliare da ex soci, radiopredicatori, buffi moviolisti e avidi procuratori. Sì, dai, l’errore è stato continuare a fare il presidente.

5) Madrid porta due squadre in semifinale di Champions League: hai avuto in queste ore il desiderio, anche solo fugace, di essere nato a Madrid, o tutto sommato a Bologna non ce la caviamo poi malaccio…….?

5) Se è per questo, sono nato a Milano, ma non è che Inter e Milan se la passino benissimo. Bologna se la cava come può: nel calcio e nella vita di tutti i giorni. Troppo piccola per essere una metropoli, troppo grande per essere un paese, troppo presuntuosa per riconoscere i propri errori.

6) Con un rigore realizzato negli ultimi minuti di Chelsea – Sunderland, Fabio Borini da Padulle ha regalato la Premier al Liverpool (che detiene il suo cartellino). Ma quanti rimpianti possiamo avere nel raccontare storie del genere?

6) I rimpianti nel calcio non hanno diritto di cittadinanza. Se un calciatore cresciuto nel Bologna è in grado di essere protagonista con la maglia del Liverpool, è giusto che giochi lì. Come fu giusto, in passato, che Pecci andasse al Torino, Mancini alla Juventus e Marocchi alla Juventus. Il problema non è che giocatori cresciuti a Bologna approdino a grandi club; il problema è che il Bologna da troppi anni non spende un centesimo nel settore giovanile. E se lo fa, lo fa male.

Buon 25 Aprile Caro Marco, sperando di risentirci settimana prossima con l’umore migliorato….

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