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Mondo Primavera: Bologna – Genoa 1-1 – 8 mar

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A decidere l’esito di una partita sono spesso i singoli episodi: la giocata risolutrice del fuoriclasse, lo svarione di un difensore non in giornata, un rigore calciato alle stelle sono variabili che contribuiscono ad aumentare il tasso di imprevedibilità di una gara rendendola, di conseguenza, affascinante. Tuttavia, quando l’episodio che altera con violenza gli equilibri del match non nasce dagli scarpini del calciatore bensì dall’estro di un arbitro non proprio in giornata, ecco che il discorso muta sensibilmente. Fa tutto parte del gioco, certo, ma il peso specifico di un cartellino rosso sventolato con estrema generosità o di un calcio di rigore incomprensibilmente non ravvisato, pur essendo, sotto l’aspetto formale, identico a quello di un’espulsione giusta o di un penalty sacrosanto, è tale da lasciare l’impressione che il risultato finale sia tutto fuorché veritiero.

Bologna-Genoa è finita 1-1, anche se il punteggio nulla rivela di una partita alterata fin dall’inizio. Ma procediamo con ordine.

 

Al Cavina si presenta il Grifone di mister Juric, fanalino di coda del Gruppo A con soli nove punti all’attivo.

Gli ospiti scendono in campo con un 4-5-1 dal folto centrocampo. Per il Bologna, parlare di undici iniziale non ha senso.

Comincia la gara ed il Genoa si rende subito pericoloso con Lanzalaco, che trova sulla sua strada un attento Malagoli. L’azione culmina con un corner in favore degli ospiti. Sugli sviluppi dello stesso Maini commette fallo in area: per l’arbitro si tratta di rigore ed espulsione. Sono trascorsi appena tre giro d’orologio dall’inizio, l’intervento del difensore rossoblù non sembra di quelli cattivi e, in come spesso accade in questi casi, il buon senso suggerirebbe rigore e semplice ammonizione. Maini abbandona incredulo il terreno di gioco mentre Mastropietro sistema il pallone sul dischetto. Rincorsa, tiro, gol del numero nove. Il sig. Rasia di Bassano del Grappa, però, fa ripetere l’esecuzione per invasione dell’area di rigore. Il secondo tentativo di Mastropietro viene neutralizzato da un superlativo Malagoli.

I padroni di casa provano a dimenticare di essere in dieci e attaccano come se l’handicap non ci fosse, ma al 18′ è ancora il Genoa a alzare la voce con il solito Mastropietro, che insacca in posizione di off-side: gol giustamente annullato.

A metà primo tempo Juric utilizza il primo cambio richiamando Gallotti, in costante difficoltà nell’uno contro uno con Benatti, ed inserendo il ben più offensivo Tommasone.

L’occasione più interessante per il Bologna nei primi 45′ nasce da un disimpegno errato della difesa ospite: Calabrese ne approfitta solo in parte, non riuscendo a concludere a tu per tu con Canegallo ma conquistando comunque un calcio di punizione di seconda in area. Si incarica della battuta Masina il cui sinistro viene assorbito dalla folta muraglia eretta davanti alla porta del Grifone. Le squadre si dirigono negli spogliatoi sullo 0-0.

Comincia la ripresa ed il Genoa passa in vantaggio: per anticipare un cross basso dalla sinistra, Lorenzini, tra i migliori in campo, allunga la gamba finendo per deviare il pallone alle spalle dell’incolpevole Malagoli, scavalcato dal pallonetto involontario del compagno.

Ma i ragazzi di Colucci non ci stanno. É Benatti a suonare la carica dopo soli due minuti con un’accelerazione delle sue che costringe Lucarini al fallo da dietro quasi al limite dell’area. Lo stesso Benatti colpisce in pieno l’incrocio dei pali con una bella punizione a giro. Dopo tanti interventi fallosi da parte dei liguri l’arbitro comincia a redarguire non più soltanto verbalmente, ammonendo in un breve lasso di tempo ben tre calciatori del Genoa. Al 57′ Masina lavora un buon pallone per l’accorrente Guerra, riciclato terzino destro a seguito dell’espulsione di Maini. Il 7 rossoblù crossa per Benatti, che stoppa bene ma calcia alto, seppur di poco. Trascorrono dieci minuti ed il Cavina esplode; né l’arbitro né il guardialinee, infatti, ravvisano un solare sgambetto in area ai danni di Benatti che si sarebbe potuto tramutare nel pareggio rossoblù. Pareggio che arriva comunque al minuto 68′, quando Masina sbuca tutto solo sul secondo palo correggendo in rete, complice anche una deviazione, il corner calciato da capitan Benatti. Per i felsinei ci sarebbe tutto il tempo per ribaltare il punteggio, ma è il Grifone a sfiorare per primo il vantaggio con Lanzalaco che spara fuori da due passi.

Al 75′ Todisco, già ammonito nel primo tempo, atterra Calabrese e finisce anzitempo sotto la doccia. Con la parità numerica ripristinata e le forze fresche di Colli e Pavarotti, il Bologna tenta il tutto per tutto, ma il forcing non risulta efficace e produce solo il palo di Yaffa a cinque minuti dal triplice fischio. Troppo poco, così il sipario cala sul risultato di parità, proprio come all’andata.

 

Tra gli ospiti si distinguono il mediano Hromada, scuola Juve, e Mastropietro, sfortunato a trovare sulla propria strada un ordinato Camorani (che proprio oggi compie diciotto anni) ed un roccioso Lorenzini. In generale, male il Genoa, che ha la colpa di dimenticarsi del vantaggio numerico. Dall’altra parte, il Bologna, pur gridando ancora vendetta per l’espulsione avventata e per il palese rigore su Benatti, non disputa certo la migliore partita della stagione e vede allontanarsi il treno per i play-off.

Tra sette giorni sarà Parma-Bologna, con i gialloblù vittoriosi di misura all’andata grazie al centro di Alberto Cerri, talento fresco di convocazione per lo stage con la Nazionale maggiore.

 

BOLOGNA-GENOA 1-1

 

Marcatori: 51′ Lorenzini (aut.), 68′ Masina (B).

 

BOL: Malagoli, Camorani, Lorenzini, Maini, Masina, Guerra, Bergamini (Colli), Scalini, Yaffa, Benatti (K, dall’89’ Cecconi), Calabrese (dall’84’ Pavarotti).

A disp: Ferrari, Testoni, Rebecchini, Dall’Osso, Boschi. All: Colucci

 

GEN: Canegallo, Gallotti (dal 25′ Tommasone), Lucarini, Todisco, Di Marco, Bouhali (dal 46′ Blaze), Hromada, Tagliavacche (K), Di Santantonio, Lanzalaco, Mastropietro.

A disp: Sommariva, Moresco, Manu, Soprano, Caltabiano, Brusacà. All: Juric.

 

Amm: Lorenzini, Guerra (B), Lucarini, Di Marco, Blaze, Todisco.

Esp: Maini (3′), Todisco (75′ per doppia ammoizione)

 

Arbitro: Sig. Rasia di Bassano del Grappa

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