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Mottastics – La febbre del venerdì sera

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Bologna FC 1909


Numeri (e soprattutto considerazioni) ai tempi di Thiago Motta

Ci sono venerdì che vanno raccontati dalla fine per capire cosa possa muovere decine di migliaia di persone verso un unico posto, sfidando spesso le intemperie, il traffico e la stanchezza di un’intera settimana di lavoro.

Decine di migliaia, sì, perché tante sono le persone che ieri hanno riempito e affollato lo Stadio Dall’Ara e la Segafredo Arena (ma siamo sicuri che se avesse giocato la Fortitudo, sarebbe accaduta la stessa cosa), nonostante fosse un venerdì sera umido e con due eventi sportivi così importanti (serie A ed Eurolega) che si stavano per svolgere a pochi chilometri l’uno dall’altro.
E quando alla passione si raggiungono i risultati, le emozioni iniziano a valere quasi qualunque prezzo del biglietto. Quasi.
Ieri, venerdì sera con il tempo meteorologico che dichiarava ormai apertamente che novembre era arrivato , la concomitanza tra l’undicesima giornata di Serie A e l’Eurolega poteva essere un colpo letale per l’affluenza di uno dei due catini (Stadio Dall’Ara e Segafredo Arena) o almeno questo poteva essere il presupposto.
Invece ieri si sono registrate 24.178 presenze sui gradoni dello Stadio, cifra che supera di circa 2mila presenze la media spettatori della scorsa stagione, che aveva a sua volta staccato, per media presenze in positivo, gli ultimi 5 anni.
Stessa cosa avvenuta alla Segafredo Arena, che con circa 8mila persone, ha quasi riempito l’impianto della Fiera, nonostante la concomitanza dell’evento calcistico che poteva attrarre (e sottrarre) spettatori.
Insomma, nonostante ieri sera osse un giorno feriale (e quindi per molti poteva essere un momento lavorativo anche a tarda sera), circa 34mila persone si sono mosse per andare a vedere un evento sportivo che rappresentava una fetta della loro città e, quindi, della loro passione (e ripetiamo che sarebbe successa la stessa cosa se avesse giocato la Fortitudo al Paladozza).
Già la passione: perchè dopo anni di magre soddisfazioni ci ritroviamo tutte e tre le squadre, che esprimono i massimi campionati “mainstream” sportivi cittadini, ai vertici (o quasi) delle loro rispettive classifiche. Lo è sicuramente per Fortitudo (dopo anni di percorso a dir poco travagliato) e Virtus, lo è anche per il Bologna (sesto solo per la differenza reti col Napoli, ma che potrebbe rappresentare un terzo posto se quegli episodi contro Juve e Monza fossero “girati” in maniera differente), posti in classifica che possono significare promozione (Fortitudo) e/o Europa.
Oggi lo sport a Bologna, coniugando passione e risultati, produce inevitabilmente questi interessantissimi numeri che creano un circolo virtuoso, che aiuta l’intera città a crescere. E ci permettiamo di dire sia a livello economico che sociale, essendo lo sport, per antonomasia, il momento aggregativo per eccellenza.
E la cosa più bella, permetteteci di raccontarla, erano i tantissimi ragazzini e ragazzine fuori dalla Stadio con la sciarpa rossoblù al collo: loro sono il futuro del nostro tifo e, sicuramente, questi risultati aiutano a cementare la fede per le squadre cittadine.

Speriamo che queste “classifiche”  siano comprese fino in fondo anche dalle nostre dirigenze, perchè vedere i nostri teatri dello sport pieni va molto oltre il semplice significato sportivo ed è un volano importantissimo che non può ( e non deve) essere mai dimenticato.

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