Seguici su

Bologna FC

Orsolini si racconta: «Il mondiale è un sogno, la Nazionale un’emozione» 

Il numero sette del Bologna si è aperto durante la pausa delle Nazionali su diversi temi, l’importanza della famiglia e il Mondiale su tutti

Pubblicato

il

Orsolini autore di un gol nell'amichevole odierna (@Bologna Fc 1909)
Orsolini in amichevole (@Bologna Fc 1909)

Al canale ufficiale di Vivo Azzurro, Riccardo Orsolini si è raccontato senza filtri. Dal sogno di una vita a una carriera duratura, dagli esordi al passaggio in rossoblu, ha raccontato tutto il suo percorso.

Sui genitori e sulle nonne

«I miei genitori sono stati fondamentali per me perché mi hanno sempre permesso di fare ciò che mi piaceva dandomi libertà di esprimermi. Non mi hanno mai privato di niente, accompagnandomi nel mio percorso. Senza di loro non sarei dove sono oggi: li voglio ringraziare per i loro insegnamenti, penso di essere una brava persona ed è sicuramente grazie a loro.

Ho un rapporto speciale con tutte e due le mie nonne, sia Ida che Tina. Ida è riuscita di più a vedermi al Dall’Ara perché stava meglio fisicamente. E’ molto emozionante ripercorrere le cose fatte assieme da bambino e ritrovarla allo stadio. Gli ho pure fatto prendere la coppa e mi sono commosso. Spero possano guardarmi e seguirmi ancora a lungo». 

Sulla vita da calciatore

«La mia più grande vittoria è stata quella di rendere la passione un lavoro facendo felici tante persone, i tifosi e quelli che mi vogliono bene. Sono in un età in cui mi sento maturo e cresciuto sotto tantissimi punti di vista: se guardo indietro mi sembra di essere migliorato sotto tantissimi aspetti, caratterialmente e mentalmente. Con l’età si acquisiscono valori importanti che nel calcio sono molto utili».

L'esultanza di Orsolini con i compagni in Bologna Como (©Damiano Fiorentini) ore

L’esultanza di Orsolini con i compagni (©Damiano Fiorentini per 1000cuorirossoblu)

L’infanzia

«Vengo da un piccolo paesino vicino Ascoli che si chiama Rotella. Dopo scuola ci ritrovavamo e giocavamo a pallone in piazza. Tra ginocchia sbucciate e vetri rotti siamo cresciuti così. E’ stata un’infanzia bellissima, giocando a calcio ho imparato a stare bene con gli altri. C’era una serranda che usavamo come porta improvvisata dove noi bambini ci divertivamo a giocare. Col passare del tempo, l’abbiamo distrutta (ride)». 

Ascoli e la crescita

«Giocavo in B ad Ascoli, poi a gennaio sono stato acquistato dalla Juve, che mi ha lasciato nelle Marche fino a fine stagione. E’ stata una bella emozione: passare da un paesino ad allenarsi con campioni che avevano fatto la finale di Champions non è cosa da tutti i giorni. Quel passo mi è servito ad abbracciare il mondo dei grandi». 

La Nazionale

«E’ stata una bella emozione la prima chiamata dalla selezione U20, proprio l’anno dei mondiali in Corea, dove ho avuto la fortuna di vincere la scarpa d’oro. E’ una soddisfazione, la prima in azzurro, che mi porterò sempre dentro. Sono contento poi di aver fatto tutta la trafila con l’U21 e la Nazionale maggiore. E’ un percorso gratificante e spero negli anni di togliermi altre soddisfazioni: è un orgoglio rappresentare il paese e avere tutti gli occhi addosso, mi stimola». 

L’esordio coi grandi e mister Gattuso

«La prima chiamata con la Nazionale maggiore è stata con Mister Mancini alle qualificazioni degli Europei: è stata una grande emozione perché sono riuscito ad esordire ed ho pure segnato. Avevo il sogno azzurro fin da quando ero bambino e mi sbucciavo le ginocchia in piazza. Ora con mister Gattuso si è aperto un nuovo ciclo: siamo gasati e abbiamo tanta responsabilità addosso per il Mondiale. Sappiamo di dover rincorrere e non è facile ma, non giocando da tanti anni la Coppa del Mondo, è quasi un dovere morale verso le persone riportare l’Italia dove merita. Il CT sa come ci si arriva e come si vince la competizione, ci sta dando tanti consigli con grinta, è un valore aggiunto per cambiare mentalità. Siamo sulla strada giusta». 

Bologna e il Mondiale

«A Bologna negli ultimi anni ci siamo tolti tante soddisfazioni, dalla Champions alla Coppa Italia: ora punterò a fare una stagione importante con tanti gol e meritarmi il Mondiale perché sarebbe un sogno e un obiettivo. Ho tutte le carte in regola per provarci».

Fonte: Vivo Azzurro FIGC

Google News Rimani aggiornato seguendoci su Google News!
SEGUICI

Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *