Bologna FC
Parma-Bologna 1-3: Il Bologna da 1 a 10
Una vittoria convincente con ancora una miglioria da fare: cosa ci dicono le dieci statistiche chiave?
La reazione c’è stata ed era quella giusta, anche se dopo tredici secondi in pochi ci avrebbero creduto. Il Bologna ha superato il Parma fuori casa, mettendo in mostra grinta, talento e gestione, soffrendo il giusto.
1- Gol in rossoblu per Miranda
Dopo un’eccellente stagione all’insegna degli assist, Juan si era fermato a quota zero reti, forse perché, e oggi lo possiamo capire, il disegno era più ampio. Nel suo momento di massima difficoltà, pennella una traiettoria difficile solamente da concepire, e trova il gol della sicurezza, il gol della rinascita. Juan, sorridi, che il meglio sta per bussare alla tua porta.
2- Le reti di Castro
Finalmente, Santi è tornato un bomber di razza, grazie ad una sublime doppietta, ma anche a tantissimo lavoro spalle alla porta per favorire i compagni. Come al solito, da molto di più rispetto a quanto possa emergere dal tabellino. Anche quando fa doppietta.
3- I recuperi di Cambiaghi
Anche quando subentra, continua a Cambiaghi le partite. Giochi di parole a parte, giocare otto minuti più recupero servendo un assist e recuperando tre palloni fa capire tutto della mentalità di Nico. Fa infuriare Bernardeschi con un tiro di troppo, ma che gli vuoi dire? Sono attaccanti, la fame del gol è nel sangue e, se continuerà a giocare così, il perdono è d’obbligo.
Nicolò Cambiaghi con l’Italia (©Bologna FC 1909)
4- Intercetti e chiusure di Pobega
Torna da titolare, e lo fa con un’intensità e una qualità tale da far pensare che, dopotutto, forse quel posto lo merita lui. Inventa per i compagni, corre, chiude le serrande, le prova tutte fin dall’inizio: in due parole, era mancato. Tanto.
Tommaso Pobega esulta dopo il gol dello 0-2 contro la Juventus (© Profilo X Bologna FC 1909)
5- Cross di Rowe
JR11 sta trovando la sua forma migliore e, dopo la controversa uscita a Firenze, ha saputo riconvertire tutta quella garra in motivazione. Tra numeri da circo, scatti, giocate per la squadra e percussioni individuali ha letteralmente fatto impazzire la difesa avversaria. Tra lui, Cambiaghi e Dominguez, la corsia è al sicuro.
6- Chiusure di Holm
Ma è davvero un terzino? Il dubbio è legittimo, perché entra nel tabellino grazie a gol e assist con la costanza di un trequartista. Ieri non è stato da meno, trascinando la squadra sia in fase difensiva sia offensiva nel momento critico del match, per poi gestire in tranquillità. Il prossimo mistero da risolvere sarà il Napoli: riuscirà Sherlock Holm a scoprire l’arcano e smascherare Conte?
7- Grandi occasioni del Bologna
L’espressione di un bel calcio non vuole necessariamente dire che non ci siano aspetti da migliorare. E, oltre alla concentrazione in avvio, sarà necessario maggior cinismo sotto porta, perché bravo Suzuki, ma almeno tre reti (per stare stretti) i rossoblu se le sono divorate. Un tassello alla volta, Italiano saprà sistemare anche questo. Noi, da analitici, non possiamo non tenere in considerazione questo aspetto critico, nell’insieme di una gara validissima.
8- Gol più veloci in A rispetto a quello di Bernabé
I rossoblu si sono fatti prendere alla sprovvista, partendo sotto dopo appena tredici secondi. Un avvio shock, che però non ha macchiato le convinzioni di una squadra che ha girato benissimo e ha meritato il successo.
Parma-Bologna 1-3 (© Bologna FC 1909)
9- I passaggi di Freuler nella propria metà campo
Dopo l’ennesima gara da regista educatissimo, Remo si fa male e anche sul serio: non possiamo che augurare al Professore una pronta guarigione, perché lui fa bene al calcio e non solo quello di Italiano.
10- I duelli aerei di Heggem
Lo vedi sempre impegnato, o a difendere o a portare su il pallone, ma, per il nuovo centrale felsineo, la parola “insufficiente” non esiste. Efficienza vichinga, classe glaciale e testa rapidissima: il 14 si sta prendendo Bologna.
Fonte: Sofascore
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