Bologna FC
Posch-Bologna, bivio decisivo: tra rilancio con Italiano e possibile addio
Dopo l’esperienza all’Atalanta, il terzino svizzero torna a Bologna per convincere Italiano. Ma il futuro resta tutto da scrivere
Quando i tifosi del Bologna pensano a Stefan Posch, si ricordando subito delle “sgaloppate” sulla fascia destra nel periodo con Thiago Motta, che hanno impressionato tutti al suo arrivo dalla Germania. Con Italiano, però, sembra esser svanito quel feeling con la fascia destra, testimoniato dal prestito breve all’Atalanta. Sabato scorso, il giorno del ritrovo per la cena di squadra al Centro Tecnico Niccolò Galli, insieme al mister Vincenzo Italiano, è iniziata ufficialmente la terza stagione in maglia rossoblù per il terzino svizzero. Questa stagione sarà tra le più impegnative degli ultimi anni: 48 partite certe da giocare, con la possibilità che aumentino in caso di avanzamento nelle competizioni nazionali e internazionali. Un terzino come Posch, al top della forma, non c’è dubbio che possa rivelarsi utile alla squadra durante la stagione. Molto dipenderà dalle intenzioni del suo allenatore e dalle motivazione personali.
Una colonna portante di Thiago Motta
Arrivato nell’estate 2022 dall’Hoffenheim in prestito con obbligo condizionato a 5 milioni di euro, Thiago Motta lo iniziò ad utilizzare da difensore centrale. Dopo la trasferta a Napoli, però, studiando le caratteristiche fisiche del suo nuovo difensore, decise di cambiargli ruolo e richieste tecniche. Da lì solo partite ampiamente sopra la sufficienza: 2541′ in 30 partite di Serie A, in cui realizzò 6 gol e 2 assist. Un uomo chiave per il gioco di Motta, nonché uno dei difensori più prolifici di quel campionato.
Stefan Posch
Se nella prima stagione in Italia totalizzò solo 1 presenza in Coppa Italia, nella seconda divenne fondamentale pure nel torneo nazionale con 3 presenze e 7,23 di media voto. Anche se non è stato lo stesso goleador della prima stagione (solo 1 gol e 2 assist), è stato lo stesso fondamentale nello schema di gioco felsineo, superando la soglia dell’anno precedente (da 2600′ a 2701′). Un instancabile. Ma, come detto all’inizio, questi numeri sembrano solo un lontano ricordo.
Posch-Bologna: momento di decisioni
A 28 anni e con una valida controparte nel suo ruolo – Emil Holm – non è detto che Posch decida di restare al Bologna. L’ultima stagione l’ha passata tra il capoluogo emiliano (i primi 6 mesi) e Bergamo (gli ultimi 6). I minuti giocati in Serie A sono calati a 1110′, senza mai trovare la via della rete o dell’assist. In 19 partite giocate tra Bologna e Atalanta, il 28enne svizzero non ha più giocato ai ritmi del suo esordio in Serie A, venendo spesso preferito prima da Holm. Nella parentesi lombarda qualche prestazione di livello l’ha fornita a Gasperini. Un 7.5 nella vittoria per 5-0 contro il Verona; un 7.2 nel pareggio casalingo con il Cagliari; un 7.7 nella vittoria in casa dell’Empoli per 5-0.
Posch, in questo momento, si trova a Valles agli ordini di Italiano.
I rossoblù in allenamento a Valles (© Bologna FC 1909)
Finito il prestito all’Atalanta, è arrivato il momento di prendere una decisione sul suo futuro. Nella prima amichevole della stagione contro il Gitschberg Jochtal è stato schierato titolare come terzino destro, nel sistema inedito utilizzato dal tecnico di Karlsruhe. Se Posch dovesse dimostrargli che ha ancora voglia di dimostrare le sue capacità all’interno del Dall’Ara, attraverso l’impegno e la professionalità durante gli allenamenti (che, da parte sua, non sono mai mancati), allora il loro cammino potrebbe proseguire insieme. In caso contrario, con un contratto in scadenza 30 giugno 2026, il Bologna cercherà di venderlo per non perderlo a 0.
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